📍 Washington:: Di fronte alla minaccia di un duro braccio di ferro commerciale con il Messico, Donald Trump ha deciso di fare un passo indietro. La sua amministrazione ha annunciato la sospensione dei nuovi dazi verso il paese confinante per un mese, in seguito a un accordo raggiunto direttamente con la presidente messicana Claudia Sheinbaum. Un’intesa che, almeno per ora, disinnesca l’ennesima crisi commerciale con uno dei principali partner economici degli Stati Uniti.
L’accordo prevede il dispiegamento immediato di 10.000 soldati messicani al confine per fermare l’ingresso di immigrati irregolari e il traffico di fentanyl, la droga sintetica che sta devastando le città americane. “Ho appena parlato con la presidente Sheinbaum – ha scritto Trump su Truth – e abbiamo raggiunto un accordo molto amichevole. Il Messico rafforzerà immediatamente il suo confine settentrionale, mentre noi metteremo in pausa i dazi per un mese.”
LA STRATEGIA DI TRUMP: MANO DURA E TRATTATIVE
Nel tipico stile trumpiano, il presidente americano non rinuncia al pugno di ferro. Durante il prossimo mese, gli Stati Uniti e il Messico porteranno avanti negoziati ad alto livello, guidati dal segretario di Stato Marco Rubio, dal segretario al Tesoro Scott Bessent e dal segretario al Commercio Howard Lutnick. Trump stesso ha dichiarato di voler prendere parte alle trattative con Sheinbaum, lasciando intendere che il dossier migranti resterĂ centrale nella sua agenda politica.
Ma a far discutere è anche l’aggiunta di un secondo punto all’accordo: gli Stati Uniti lavoreranno per limitare il traffico di armi ad alta potenza verso il Messico, una piaga che da anni alimenta la violenza dei cartelli. Un segnale che il Messico non è disposto a cedere su tutto e che Sheinbaum ha ottenuto qualcosa in cambio dello stop ai dazi.
CANADA E CINA NEL MIRINO: IL RISCHIO DI UNA GUERRA COMMERCIALE
L’attenzione della Casa Bianca, però, non è solo rivolta al Messico. Trump ha già annunciato colloqui con il premier canadese Justin Trudeau e, nelle prossime 24 ore, con la Cina. “I dazi fanno parte della guerra contro il fentanyl – ha detto Trump – dobbiamo fermare il flusso di questa droga mortale”. Ma il Canada ha già risposto colpo su colpo: 25 miliardi di contro-dazi sulle importazioni americane, un segnale che la partita è tutt’altro che chiusa.
Sul fronte cinese, il tycoon ha anticipato nuove mosse commerciali che potrebbero influenzare l’economia globale. L’obiettivo dichiarato? Contrastare il predominio economico di Pechino e ridurre il deficit commerciale con la superpotenza asiatica.
IL MISTERO DEL FONDO SOVRANO PER ACQUISIRE TIKTOK
Mentre la diplomazia è in piena attività , Trump ha firmato un ordine esecutivo per la creazione di un fondo sovranodestinato a investimenti strategici. Secondo fonti della Casa Bianca, una delle opzioni allo studio è l’acquisizione di TikTok, la piattaforma cinese già nel mirino dell’amministrazione americana. Il segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato che il fondo potrebbe essere operativo entro i prossimi 12 mesi, aprendo scenari del tutto inediti nella guerra tecnologica tra Washington e Pechino.
TRUMP E IL GIOCO DELLA FORZA
Il dietrofront sui dazi messicani non è una resa, ma una mossa tattica. Trump sa bene che la sua base elettorale si aspetta azioni concrete contro l’immigrazione e il traffico di droga, ma al tempo stesso il rischio di una guerra commerciale con il Messico (e con il Canada) potrebbe avere pesanti ripercussioni economiche.
Per ora, la tregua è stata firmata. Ma il vero test sarà tra un mese, quando scadrà la sospensione dei dazi. Se il Messico non riuscirà a dimostrare che le misure adottate sono efficaci, il presidente americano potrebbe tornare all’attacco.
Nel frattempo, il mondo guarda con attenzione le prossime mosse di Trump: sarĂ il leader che impone la sua volontĂ , o il negoziatore che sa quando fermarsi?