L’inchiesta: In una riunione segreta tenutasi a Praga, una ventina di prelati, inclusi nove cardinali, si sono riuniti alla fine di settembre su iniziativa di un istituto americano per discutere dell'”ideologia del genere”, suscitando interesse e attenzione in Vaticano. A darne notizia solo oggi è il quotidiano cattolico francese “La Croix”.
L’incontro, che ha avuto luogo dal 26 al 28 settembre 2023 presso l’Hotel Mozart, ha visto la partecipazione di eminenti figure ecclesiastiche provenienti principalmente dall’Asia, tra cui il cardinale Do Carmo da Silva da Dili, Timor Est, e Oswald Gracias da Bombay, oltre a altri cardinali come Willem Eijk da Utrecht, Patrick D’Rozario da Dacca e William Goh da Singapore. Anche alcuni ecclesiastici europei, africani e americani, come i cardinali Angelo Bagnasco di Genova e Dominik Duka di Praga, insieme a monsignor Salvatore Cordileone di San Francisco, hanno preso parte all’incontro.
Il tema centrale dell’incontro è stato “Ideologia del genere, scienza e natura della rivelazione divina”, affrontando argomenti controversi riguardanti il genere e la sessualità. L’evento, finanziato interamente dall’Istituto Austin, un’associazione americana che promuove i valori familiari, ha ospitato relatori di spicco come padre Robert Gahl, membro dell’Opus Dei e professore di Harvard, che ha presentato una conferenza intitolata “Ideologia del genere e incarnazione: curare l’eresia antropologica”.
Questo incontro segreto è solo uno dei molti che si tengono in contesti simili, ma la sua rivelazione ha suscitato un interesse significativo, specialmente in un momento in cui si discute dell’eventuale successione papale. Tuttavia, fonti conservatrici a Roma sottolineano che tali riunioni non dovrebbero essere interpretate come preparazione al conclave, il quale coinvolge principi della Chiesa la cui identità e posizioni non sono più ben conosciute, considerando che solo una minoranza dei cardinali aventi diritto di voto risiede a Roma.
L’Università di Austin ha già organizzato incontri simili in passato, incluso uno nel 2022 al quale ha partecipato il cardinale australiano George Pell, figura di riferimento negli ambienti conservatori nonostante la sua morte all’inizio del 2023. La riunione di Praga ha continuato questa tradizione, con relatori che hanno affrontato temi delicati legati all’identità di genere e alla famiglia, sottolineando l’importanza di preservare l’insegnamento tradizionale della Chiesa su tali questioni.
Infine, è interessante notare che il Collegio cardinalizio attuale conta 131 cardinali elettori, la maggior parte dei quali è stata scelta da Papa Francesco, con una distribuzione geografica diversificata che riflette la globalità della Chiesa cattolica.
Il tema è importante, ma non capisco perché trattarlo nella segretezza…
Forse ci sono magnati americani teocon alla base.