Il recente ritrovamento del corpo senza vita di un neonato nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco di Bari, ha riacceso l’attenzione sull’importanza delle “Culle per la Vita” e sulla necessità di una maggiore consapevolezza riguardo a queste strutture.
Cosa sono le Culle per la Vita?
Le Culle per la Vita sono dispositivi moderni ispirati alle antiche “ruote degli esposti”, utilizzate nel Medioevo per accogliere neonati abbandonati. Queste strutture permettono alle madri in difficoltà di lasciare i propri neonati in un ambiente sicuro e protetto, garantendo l’anonimato e la tutela del bambino. Le culle sono dotate di sistemi di riscaldamento e allarmi che avvisano immediatamente il personale sanitario della presenza di un neonato, assicurando un intervento tempestivo.
Come funzionano?
Il funzionamento è semplice:
1. La madre accede alla culla, solitamente posizionata in un luogo facilmente raggiungibile e riservato.
2. Dopo aver aperto lo sportello, depone il neonato all’interno della culla riscaldata.
3. Una volta chiuso lo sportello, un sistema di allarme silenzioso avvisa il personale sanitario della presenza del bambino.
4. Il neonato viene immediatamente preso in cura, sottoposto a controlli medici e avviato verso un percorso di adozione.
Dove si trovano in Italia?
In Italia, le Culle per la Vita sono presenti in numerose città e regioni. Ad esempio, a Bari, la culla termica si trova presso la chiesa San Giovanni Battista nel quartiere Poggiofranco. Sul sito ufficiale culleperlavita.it, è possibile consultare una mappa interattiva che indica la posizione di tutte le culle presenti sul territorio nazionale.
Una sconfitta per la società?
Nonostante l’esistenza di queste strutture, il fenomeno dell’abbandono neonatale persiste, evidenziando lacune nel sistema di supporto alle madri in difficoltà. La presenza delle Culle per la Vita, spesso gestite da organizzazioni religiose o associazioni di volontariato, sottolinea come la società civile e la Chiesa cerchino di colmare le mancanze istituzionali nel fornire soluzioni sicure per prevenire tragedie legate all’abbandono.
L’importanza dell’informazione e del supporto
È fondamentale aumentare la consapevolezza sull’esistenza delle Culle per la Vita e sulle possibilità offerte dal parto in anonimato negli ospedali, garantito dalla legge italiana. Una maggiore informazione può prevenire gesti disperati, offrendo alle madri alternative sicure e legali. Inoltre, è essenziale che le istituzioni potenzino i servizi di supporto psicologico, sociale ed economico per le donne in gravidanza, affinché nessuna si senta costretta ad abbandonare il proprio bambino per mancanza di aiuto.
Le Culle per la Vita rappresentano una risposta concreta all’abbandono neonatale, ma la loro esistenza non deve essere vista come una soluzione definitiva. È necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, della società civile e della Chiesa per garantire che ogni neonato abbia il diritto a una vita sicura e amorevole, e che ogni madre riceva il sostegno necessario per affrontare le difficoltà legate alla maternità.
È molto triste. Il vescovo ha scritto una lettera toccante che ci interpella tutti.