PECHINO: Nelle profonde campagne cinesi, una tragedia ha scosso non solo una comunità, ma ha richiamato l’attenzione dell’intera nazione sulla piaga dei bambini “lasciati indietro”. Un oscuro crimine, perpetrato da giovani coetanei, ha rivelato le gravi conseguenze dell’abbandono dei figli da parte dei genitori migranti, in cerca di lavoro nelle metropoli lontane.
Il 10 marzo, nel tranquillo villaggio di Jiudian, nella periferia di Haidan nello Hebei, un gruppo di adolescenti tredicenni ha commesso un delitto efferato ai danni di un loro compagno di scuola delle medie. Ciò che è iniziato come episodi di bullismo e ricatto ha tragically culminato in un omicidio pianificato, con il giovane vittima, Wang Ziyao, brutalmente massacrato e il suo volto sfigurato nel vano tentativo di renderlo irriconoscibile.
Ciò che rende questa tragedia ancora più sconcertante è il contesto sociale in cui si è verificata. Vittima e aggressori, tutti tredicenni, sono ciò che in Cina sono definiti “liúshou értóng” – bambini “lasciati indietro”. Questi bambini sono quelli il cui genitori sono migrati dalle campagne alle città in cerca di lavoro, lasciandoli alle cure di anziani nonni o parenti poco presenti. Si stima che ci siano almeno 67 milioni di bambini in questa situazione precaria, spesso privi di una supervisione adeguata e di un sostegno emotivo stabile.
Il caso ha acceso un acceso dibattito in Cina riguardo alla giustizia e alla responsabilità penale dei giovani criminali. Con l’età della responsabilità penale ridotta a 12 anni per reati di estrema gravità, la Procura Suprema del Popolo è chiamata a decidere il destino dei tre giovani assassini. Mentre il padre della vittima chiede giustizia implorando una punizione severa, molti cinesi si interrogano sulle cause profonde di tali tragedie e sulle mancanze del sistema sociale nel proteggere e educare i bambini “lasciati indietro”.
Questo drammatico evento ha portato alla ribalta una realtà sconosciuta a molti: milioni di bambini crescono senza la presenza dei loro genitori, esposti a rischi di abbandono, violenza e devianza. Le misure governative per affrontare questa emergenza sociale, sebbene esistano, spesso si scontrano con la povertà delle famiglie e le resistenze delle autorità locali.
Il problema dei bambini “lasciati indietro” non è soltanto una tragedia individuale, ma rappresenta una falla nel tessuto sociale della Cina moderna, una nazione che ha fatto enormi progressi economici ma che deve ancora affrontare le sfide umane e sociali che accompagnano tale sviluppo. La vera misura di una società non risiede solo nel suo successo economico, ma nella cura e nella protezione delle sue generazioni future.
E poi i cinesi vogliono venire a fare a noi la lezione sull’educazione?