Il 27 novembre 2024, è entrato in vigore un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, ponendo fine a 14 mesi di conflitto lungo il confine israelo-libanese. Questo accordo, mediato dagli Stati Uniti e dalla Francia, prevede un periodo di 60 giorni durante il quale entrambe le parti sospenderanno le ostilità. Hezbollah si impegna a ritirare i propri combattenti a nord del fiume Litani, mentre le Forze di Difesa Israeliane (IDF) procederanno al ritiro dal sud del Libano. Un comitato internazionale, guidato dagli Stati Uniti, monitorerà l’implementazione dell’accordo, con il dispiegamento di 5.000 soldati libanesi per garantire il rispetto dei termini.
Poco prima dell’entrata in vigore della tregua, l’IDF ha condotto un raid aereo mirato che ha distrutto un deposito di missili di Hezbollah situato nella Valle della Beqaa, a circa 1,5 km dall’aeroporto internazionale di Beirut. L’IDF ha dichiarato che questa infrastruttura rappresentava una minaccia per lo spazio aereo libanese e internazionale.
Nonostante l’accordo di cessate il fuoco, la situazione rimane tesa. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che Israele manterrà “piena libertà di movimento” e risponderà a qualsiasi violazione dell’accordo da parte di Hezbollah.
La comunità internazionale osserva con attenzione l’evolversi degli eventi, sperando che questa tregua possa rappresentare un passo significativo verso una pace duratura nella regione.