BOLOGNA – Una tragedia ha scosso l’Appennino bolognese oggi pomeriggio, quando un’esplosione improvvisa ha squarciato la tranquillità della centrale idroelettrica Enel di Bargi, situata nel bacino di Suviana. L’incidente è avvenuto intorno alle 15, lasciando dietro di sé un bilancio spaventoso: tre morti, cinque feriti e quattro persone ancora disperse.
Le circostanze esatte dell’esplosione devono ancora essere chiarite, ma sembra che il tragico incidente sia stato scatenato mentre uno dei due gruppi di produzione di energia era in fase di manutenzione straordinaria e si stava preparando per un collaudo. Tuttavia, durante l’accensione, si è verificata l’esplosione, trasformando l’area circostante in un inferno di fumo e detriti.
Tra le vittime e i dispersi ci sono operai e tecnici che stavano lavorando nell’impianto al momento dell’incidente, per un totale di 12 lavoratori, di cui 11 provenienti da ditte esterne e uno ex dipendente di Enel. La situazione sul posto è stata definita “un inferno” dai sindaci dei Comuni montani della zona, che hanno assistito alle operazioni di soccorso con sgomento.
Le testimonianze dei soccorritori descrivono scenari drammatici, con i vigili del fuoco impegnati in operazioni di recupero fino a una profondità di 40 metri. L’esplosione ha causato danni significativi, con una turbina che è esplosa all’ottavo piano ribassato e un’inondazione al nono piano causata da un tubo di raffreddamento della turbina che ha allagato l’area circostante.
Attivata immediatamente la protezione civile, sul posto sono intervenuti oltre settanta vigili del fuoco, i carabinieri, i sindaci locali, le ambulanze e gli elicotteri di soccorso che hanno trasportato i feriti negli ospedali più vicini. Anche le autorità sono arrivate sul luogo dell’incidente, con la presenza del sindaco Matteo Lepore, del prefetto di Bologna Attilio Visconti, del CEO di Enel Green Power Salvatore Bernabei e del direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha manifestato il suo cordoglio per le vittime e la solidarietà ai feriti, alle loro famiglie e ai colleghi di lavoro, esprimendo la speranza che sia fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente. Anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei e arcivescovo di Bologna, ha espresso la sua vicinanza e il suo cordoglio alle famiglie delle vittime e alla comunità di Camugnano, offrendo sostegno e preghiere per coloro che sono stati colpiti da questa tragedia.