Papa Francesco afferma forte e chiaro la sua fiducia nella gioventù, spesso emarginata, e provata dalla disoccupazione e dalla violenza. Incoraggia i giovani a prendere in mano la loro vita, anche se significa spingerli.
1. A voi giovani, fate un casino!
Andate fuori dagli schemi, andate ‘controcorrente’,mettete in discussione i comportamenti ingiusti, siate ‘rivoluzionari‘,questa è l’esortazione che Papa Francesco rivolge incessantemente ai giovani, usando un’espressione tipicamente argentina: ‘ Hacer lío’.
“Metti il casino perché il tuo bazar è il frutto dei tuoi sogni, dice nel 2021, a Roma, nella sua omelia per la festa di Cristo Re dell’Universo. Ciò significa che non vuoi vivere nella notte – quando fai di Gesù il sogno della tua vita e lo abbracci con gioia, con un entusiasmo contagioso che ci fa bene.
Mettere il casino… ma “un bazar costruttivo”,“un bazar d’amore”,precisa ai giovani, riuniti nel 2019 per la GMG a Panama.“Voglio che vi facciate sentire nelle diocesi, voglio che usciamo fuori, voglio che la Chiesa esca sulle strade, voglio che ci difendiamo da tutto ciò che è mondanità, immobilismo, da ciò che è comfort, da ciò che è clericalismo, da tutto ciò che ci tiene chiusi su noi stessi”,dice ai giovani argentini venuti alla GMG di Rio.
Egli affida loro il compito di diventare ‘rivoluzionari‘,‘discepoli missionari, messaggeri della Buona Novella di Gesù, soprattutto per i vostri contemporanei e amici’. “E il Papa di insistere con i giovani che gli sono venuti incontro nella cattedrale di Rangoon (Birmania), nel 2017: “”Non abbiate paura di fare casino, di fare domande che facciano riflettere la gente!”! E non abbiate paura, se a volte vi vedrete essere pochi e sparsi qua e là. Il Vangelo cresce sempre a partire da piccole radici. Per questo, fatevi sentire! Vorrei chiederti di gridare, non con la voce, vorrei che gridassi con la tua vita, con il tuo cuore, per essere così segni di speranza per chi è scoraggiato, una mano tesa per chi è malato, un sorriso accogliente per chi è straniero, un sostegno attento per chi è solo.
2. Non confondere la felicità con un divano!
Francesco non sopporta di vedere una parte della gioventù anestetizzata dalla passività e dal consumismo. La scuote allungandole uno specchio senza concessioni. Dove si sono stabiliti questi ‘giovani addormentati, storditi, idioti’? Su un divano, dove sguazziscono; su un balcone, da cui osservano la vita da lontano; denuncia in casa una mentalità di pensionati prima dell’ora…
“Nella vita c’è una paralisi ancora più pericolosa e spesso difficile da identificare, e che ci costa molto riconoscere. Mi piace chiamarla la paralisi che nasce quando si confonde la felicità con un divano”, spiega ai giovani riuniti a Cracovia (Polonia) per la GMG del 2016.“Sì, credere che per essere felici abbiamo bisogno di un buon divano. Un divano che ci aiuta a sentirci a nostro agio, tranquilli, ben al sicuro. Un divano – come ci sono ora, moderno, con massaggi anche per dormire – che ci garantisce ore di tranquillità per trasferirci nel mondo dei videogiochi e passare ore davanti al computer. Un divano contro ogni specie di dolore e paura. Un divano che ci terrà chiusi in casa senza stancarci o preoccuparci. E François rivolge questo avvertimento: “Quando scegliamo il comfort, confondendo felicità e consumismo, allora il prezzo che paghiamo è molto alto: perdiamo la libertà.
3. Lascia la tua impronta in questo mondo
Non siamo venuti al mondo per ‘vegetare’come ‘verdure’,insiste Francesco, ma per lasciare una ‘impronta’.“Puoi rendere il mondo un posto migliore, lasciare un’impronta che segna la storia, la tua storia e quella di molte altre persone. La Chiesa e la società hanno bisogno di te,dice in un video messaggio del 2017, rivolto ai giovani di tutto il mondo.La tua visione delle cose, il tuo coraggio, i tuoi sogni e i tuoi ideali abbattono i muri dell’immobilismo e aprono strade che ci portano verso un mondo migliore, più giusto, meno crudele e più umano.
Prima di poter segnare il mondo con la sua impronta, ognuno è chiamato a ricevere prima quella di Gesù.“Che Cristo trasformi il tuo naturale ottimismo in speranza cristiana, la tua energia in virtù morale, la tua buona volontà in autentico amore disinteressato. Questa è la strada che siete chiamati a percorrere,afferma Francesco in chiusura della 6a Giornata della gioventù asiatica, nel 2014.Questa è la strada per sconfiggere tutto ciò che, nella vostra vita e nella vostra cultura, minaccia la speranza, la virtù e l’amore. In questo modo, la tua giovinezza sarà un dono a Gesù e al mondo.
4. Non lasciarti rubare la tua gioia e la tua giovinezza
Il mondo cerca di strumentalizzare la gioventù, analizza Papa Francesco.“La cultura attuale presenta un modello di persona molto associato all’immagine del giovane. Si sente bello chi sembra giovane, che fa trattamenti per far sparire le tracce del tempo. I corpi giovani sono costantemente utilizzati nella pubblicità per vendere,scrive in Christus vivit, la sua esortazione apostolica del 2019, rivolta ai giovani (§79). Il modello di bellezza è un modello giovane, ma facciamo attenzione, perché non è elogiativo per i giovani. Questo significa solo che gli adulti vogliono rubare la gioventù per se stessi; non che rispettino, amino e si prendano cura dei giovani.
Francesco si fa supplire.“Perfavore, mantieni viva la tua gioia, è il segno di un cuore giovane, di un cuore che ha incontrato il Signore. E se mantieni viva questa gioia(di essere) con Gesù, nessuno potrà togliertelo, nessuno (cfr. Jn 16, 22),ha detto ai colombiani nel 2017.Non lasciarla volare; mantieni questa gioia che unifica tutto, consapevoli di essere amati dal Signore.(…) Il fuoco dell’amore di Gesù fa traboccare questa gioia, ed è sufficiente per infiammare il mondo intero. Come non sarai in grado di cambiare questa società e ciò che ti viene offerto!
Il Papa invita a non sbagliare la prospettiva.“Tu, cari giovani, non sei il futuro. Ci piace dire: “Tu sei il futuro…” No, tu sei il presente! non siete il futuro di Dio: voi giovani siete l’ora di Dio, afferma Francesco durante la messa di chiusura della GMG a Panama nel 2019.Ti convoca, ti chiama nelle tue comunità, ti chiama nelle tue città ad andare alla ricerca dei tuoi nonni, dei tuoi anziani; ad alzarti e a parlare con loro, e a realizzare il sogno che il Signore ha sognato per te.
5. Osa sognare in grande!
Abbiate il coraggio di sognare, è un altro ritornello di François quando si rivolge ai giovani.‘Non abbiate paura del futuro! Abbiate il coraggio di sognare in grande! È a questi grandi sogni che vi invito oggi. Per favore, non limitarti alla “piccolezza”, non volare a terra, ma vola in alto e sogna in grande”, dice nel 2017, a un pubblico di colombiani.
È vitale per tutta la società.‘Noi, tutti noi,vi siamo grati quando sognate.Sì, come Chiesa abbiamo anche bisogno di sognare, abbiamo bisogno dell’entusiasmo, abbiamo bisogno dell’ardore dei giovani per essere testimoni di Dio che è sempre giovane”,ricorda nella sua omelia per la festa di Cristo Re dell’Universo del 2021.
Qual è la natura di questi sogni? È un sogno che passa attraverso la realizzazione di sé.“Alzati” significa anche “sogno”, “rischio”, “impegnati per cambiare il mondo”, ravviva i tuoi desideri, contempla il cielo, le stelle, il mondo intorno a te. “Alzati e diventa quello che sei!” scrive Francesco nel suo messaggio per la GMG del 2020.
Un compimento di sé che non si chiude su se stesso ma che avvantaggia tutta la società.‘Cari giovani, quali sono le vostre passioni e i vostri sogni? continua. Fateli apparire, e attraverso di loro proponete al mondo, alla Chiesa, agli altri giovani, qualcosa di bello in campo spirituale, artistico, sociale.
È un sogno generoso.“Grazie per coltivare il sogno della fratellanza, per avere la preoccupazione per le ferite della creazione, per lottare per la dignità dei più deboli e per diffondere lo spirito di solidarietà e condivisione”,dice ancora nella sua omelia per la festa di Cristo Re del 2021.
6. Fai delle scelte audaci
Per prendere corpo, ricorda il papa gesuita, i sogni passano attraverso “decisioni”concrete e “grandi scelte”.“Non aver paura di ascoltare lo Spirito che ti suggerisce scelte audaci, non temporizzare quando la coscienza ti chiede di osare per seguire il Maestro”,scrive in una lettera ai giovani nel 2017.
Come si fa? Iniziando con la posa dello smartphone: “Il display può rimanere acceso, ma la vita si spegne prima dell’ora”,dice -il durante l’udienza generale del 23 febbraio 2022.‘Apri in grande le porte della tua vita!consiglia Francesco nel suo messaggio per la GMG del 2018.Che i tuoi spazi e il tuo tempo siano abitati da persone concrete, relazioni profonde, con le quali è possibile condividere esperienze autentiche e reali nella tua vita quotidiana.
7. Parla sempre con Gesù…
“Andate incontro a Gesù, siate con Lui nella preghiera, confidatevi a Lui, affidate tutta la vostra esistenza al suo amore misericordioso e alla vostra fede, e la vostra fede sarà una luminosa testimonianza di generosità e gioia di seguirlo, ovunque vi condurrà”, lancia in un video messaggio rivolto nel 2017 ai giovani canadesi.
L’atteggiamento giusto è quello della fiducia audace.‘Parlate sempre con Gesù, nel bene come nel male, quando fate una cosa buona o quando fate una cosa cattiva. Non abbiate paura di lui! Questa è la preghiera”,spiega, nel 2013, ai giovani riuniti per la GMG di Rio de Janeiro.
8. …e evangelizzate in ginocchio!
«L’evangelizzazione si fa in ginocchio», continua Francesco, in altre parole, nella preghiera.‘siate sempre uomini e donne di preghiera. Senza un rapporto costante con Dio la missione diventa un mestiere”,insiste davanti ai seminaristi e ai novizi nel luglio 2013.
“Se guardiamo Gesù, dice, vediamo che alla vigilia di ogni o evento importante, si raccoglieva in una preghiera intensa e prolungata. Coltiviamo la dimensione contemplativa, anche nel vortice degli impegni più urgenti e pesanti. E più la missione ti chiama ad andare verso le periferie esistenziali, più il tuo cuore deve essere unito a quello di Cristo, pieno di misericordia e amore. Lì si trova il segreto della fecondità pastorale, della fecondità di un discepolo del Signore.
Contemplando, nel Vangelo, Maria che si unisce “con entusiasmo”a sua cugina Elisabetta, il papa la vede come una buona fonte di ispirazione per la gioventù.“Il mondo di oggi ha bisogno di giovani che vadano con entusiasmo, che non si stancano di andare con entusiasmo; di giovani che hanno questa vocazione di percepire che la vita offre loro una missione,dice Francesco durante la veglia di preghiera in preparazione alla GMG del 2017.Abbiamo bisogno di giovani in movimento. Il mondo può cambiare solo se i giovani sono in movimento.
Ma come rivolgersi a una persona lontana dalla Chiesa?‘L’ultima cosa da fare è dirgli qualcosa!’ avverte Francesco in una meditazione del settembre 2016.Inizia facendo e gli vedrà cosa stai facendo, e ti farà delle domande; e quando ti farà delle domande, gli risponderai. Insomma, “evangelizzare è portare questa testimonianza: io vivo così, perché credo in Gesù Cristo; risveglio in te la curiosità della domanda “Ma perché fai queste cose?” E la risposta del cristiano deve essere questa: “Perché credo in Gesù Cristo e annuncio Gesù Cristo non solo con la Parola – bisogna annunciarlo con la Parola – ma soprattutto con la mia vita”.
9. “Siate ambasciatori della pace”
Agli occhi di Francesco, una delle lotte prioritarie è quella per la pace.‘Avete lo sapete bene, stiamo vivendo momenti difficili con la nostra umanità che è in grande pericolo. Siamo in grave pericolo. Quindi vivila intorno a te e in te. Siate quindi ambasciatori della pace affinché il nostro mondo riscopra la bellezza dell’amore, del vivere insieme, della fraternità, della solidarietà”,chiede ai giovani cattolici del Belgio, nel 2022.
Si traduce in “un impegno concreto, a partire dalla fede, per la costruzione di una nuova società, consiste nel vivere in mezzo al mondo e alla società, per far crescere la pace, la convivenza, la giustizia, i diritti umani, la misericordia, ed estendere così il regno di Dio nel mondo”,scrive nel 2019 in Christus Vivit(§168).
Mettere “Dio al centro”della sua vita, accoglierlo con fede opera una “rivoluzione copernicana”.La fede, dice Francesco ai giovani della GMG di Rio nel 2013, ci immerge nel suo amore che ci dà sicurezza, forza, speranza. Quando Dio è presente lì, nel nostro cuore rimangono la pace, la dolcezza, la tenerezza, il coraggio, la serenità e la gioia, che sono i frutti dello Spirito Santo (cfr. Ga 5, 22).
Inizia quindi una trasformazione interiore.“Il nostro modo di pensare e di agire si rinnova, diventa il modo di pensare e di agire di Gesù, di Dio,continua Francesco.Cari amici, la fede è rivoluzionaria e io chiedo a ciascuno di voi oggi: sei pronto, sei pronto ad entrare in questa onda rivoluzionaria della fede? È solo entrando in esso che la tua vita da giovane avrà un senso e sarà così feconda!
10. “Ritrovate le vostre radici: ascoltate la saggezza degli antichi”
Francesco chiede di ricostruire il legame tra le diverse generazioni, attaccato dalla ‘cultura del rifiuto’e dalla ‘cultura della produttività’.‘La giovinezza è molto bella, ma la giovinezza eterna è un’allucinazione molto pericolosa. Essere vecchi è altrettanto importante – e bello – quanto essere giovani,dice in una delle sue catechesi sulla vecchiaia, nel febbraio 2022. Ricordiamoci che l‘alleanza tra le generazioni, che restituisce all’uomo tutte le età della vita, è il nostro dono perduto e dobbiamo riprenderlo.
Francesco esorta i giovani ad avvicinarsi ai loro anziani per tornare alla fonte della saggezza.“Lasciati illuminare dai consigli e dalla testimonianza degli anziani,dice ai giovani belgi nell’ottobre 2022.Dialogare con le radici, con gli anziani, con coloro che ci hanno preceduto, e noi, andare avanti… È crescendo sotto lo sguardo benevolo e premuroso degli anziani che ci forgiamo una personalità solida per le lotte quotidiane e, inoltre, ci trasmettono la fede e le loro convinzioni religiose.
Di fronte al rifiuto e all’emarginazione degli anziani, il Papa sogna una Chiesa “che rifiuti la cultura dello scarto e trasmetta la gioia traboccante di un nuovo abbraccio tra giovani e anziani, dice durante un’udienza generale del marzo 2015.Questo è quello che chiedo oggi al Signore, questo abbraccio!