Il 5 ottobre 2024, un raid aereo israeliano ha colpito duramente Hezbollah uccidendo Hashem Safieddine, considerato il successore designato di Hassan Nasrallah, già eliminato in un attacco la settimana precedente. Safieddine, capo del Consiglio Esecutivo di Hezbollah, è stato raggiunto durante un bombardamento intenso nel quartiere Dahieh di Beirut, noto come roccaforte del gruppo militante. La notizia, riportata da Sky News Arabia, è stata confermata anche da fonti israeliane e libanesi, secondo le quali Safieddine era uno dei leader principali nella catena di comando di Hezbollah e strettamente legato all’Iran .
Il raid ha preso di mira un bunker sotterraneo utilizzato per incontri tra alti comandanti di Hezbollah e ufficiali iraniani. Secondo i rapporti, l’attacco è avvenuto pochi minuti dopo l’annuncio dell’evacuazione di alcune strutture nell’area, lasciando Safieddine e altri ufficiali senza possibilità di fuga. Questo evento rappresenta un significativo colpo strategico per Hezbollah e le sue relazioni con Teheran, dove Safieddine aveva stretti legami, inclusa la parentela con il generale Qassem Soleimani, ucciso nel 2020.
Safieddine, che ricopriva un ruolo centrale come capo del Consiglio Esecutivo di Hezbollah e che aveva stretti legami con l’Iran, è stato colpito durante un pesante bombardamento sul quartiere Dahieh di Beirut, noto per ospitare diverse strutture del gruppo militante.
Secondo le fonti israeliane, l’operazione ha mirato specificamente a un bunker sotterraneo utilizzato da alti comandanti di Hezbollah e membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione iraniane. Safieddine è rimasto irraggiungibile da allora, e la sua morte rappresenterebbe un duro colpo non solo per Hezbollah, ma anche per la strategia dell’Iran nella regione .