La Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB) ha riaffermato, venerdì 14 giugno, la sua posizione di difesa e protezione della vita in tutte le sue fasi, dalla concezione alla morte naturale. Questo intervento arriva in un momento di intenso dibattito sul progetto di legge (PL) 1904/2024 in corso di discussione nel Congresso Nazionale, che riguarda il tema dell’aborto. La CNBB ha sottolineato il suo impegno nella difesa della vita sia della madre che del bambino.
Supporto al PL 1904/2024
La CNBB ha espresso il suo sostegno al PL 1904/2024, che propone di modificare il codice penale brasiliano equiparando la pena per l’aborto dopo le 22 settimane di gestazione a quella per omicidio. A questa età gestazionale, infatti, il feto ha già la possibilità di sopravvivere fuori dall’utero. La Conferenza ha ricordato che questo progetto di legge mira a impedire la morte provocata di bambini tramite la pratica dell’assistolia fetale, che è stata proibita dal Consiglio Federale di Medicina (CFM) ma attualmente è consentita da una decisione temporanea del Supremo Tribunale Federale (STF).
Difesa delle Due Vite
La CNBB ha sottolineato che le 22 settimane non sono un limite arbitrario, poiché molti bambini nati a questa età riescono a sopravvivere. La domanda posta dalla Conferenza è: “Perché ucciderli? Perché questo desiderio di morte? Perché non evitare il trauma dell’aborto e, se la madre lo desidera, affidare legalmente il bambino all’amore e alle cure di una famiglia adottiva? Permettiamo di vivere sia alla donna che al bambino.”
Posizione sulla Violenza Sessuale
Riguardo al “crimine atroce dello stupro”, la Conferenza Episcopale ha chiesto che gli aggressori siano identificati e che la legislazione sia rigorosa ed efficace nella punizione. La CNBB ha affermato che è un’illusione pensare che uccidere il bambino sia una soluzione, poiché l’aborto porta grande sofferenza fisica, mentale e spirituale alla donna, talvolta anche la morte.
Conclusioni della CNBB
La Chiesa Cattolica, attraverso la CNBB, ritiene importante l’approvazione del PL 1904/2024 ma attende anche la trattazione di altri progetti di legge che garantiscano tutti i diritti del nascituro e della gestante. La CNBB ribadisce la sua posizione in difesa dell’integralità, inviolabilità e dignità della vita umana, dalla concezione alla morte naturale.
La nota si conclude con un appello alla scelta della vita, citando il Deuteronomio: “Davanti a te vi sono la vita e la morte. Scegli la vita!” (cf. Dt 30,19), e invoca l’intercessione di Nostra Signora Aparecida per proteggere le famiglie, le donne in gravidanza e i bambini nel grembo materno, affinché tutti possano avere vita e vita in abbondanza (cf. Gv 10,10).
Firmatari della Nota:
• Dom Jaime Spengler, Arcivescovo della Arcidiocesi di Porto Alegre – RS, Presidente della CNBB
• Dom João Justino de Medeiros Silva, Arcivescovo della Arcidiocesi di Goiânia – GO, 1º Vice-Presidente della CNBB
• Dom Paulo Jackson Nóbrega de Sousa, Arcivescovo della Arcidiocesi di Olinda e Recife – PE, 2º Vice-Presidente della CNBB
• Dom Ricardo Hoepers, Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi di Brasília – DF, Segretario Generale della CNBB
A furia di insistere troppo sull’aborto si creano gli estremismi opposti tra la presunzione di diritto costituzionale di una Francia che andrà in mano alla Destra e di una sinistra che lo rende in Brasile perseguibile penalmente o come gli scioccherelli di Atreju che dicono : “se lo stupro è di un nigeriano facciamo l’aborto”. Non si capisce più niente.