La celebrazione del Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria cade sempre dopo la Solennità del Sacro Cuore di Gesù.
L’origine di questo culto è antichissima, già nelle parole dell’evangelista Luca il Cuore della Madre è rappresentato come uno scrigno in cui sono custoditi i santi ricordi.
Il massimo promotore di questa festività fu San Giovanni Eudes nel XVII secolo il quale iniziò a celebrare con la sua congregazione sia il Sacro Cuore di Gesù che il Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria, descrivendoli nei suoi scritti sempre strettamente legati, come solo il cuore di una madre e di un figlio possono essere.
La vicinanza delle due feste riconduce a S, Giovanni Eudes, il quale nei suoi scritti non separò mai i due Cuori di Gesù e di Maria e sottolinea l’unione profonda della madre col Figlio di Dio fatto carne, la cui vita pulsò per nove mesi ritmicamente con quella del cuore di Maria.
Il Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria infatti è sempre rappresentato avvolto da una corona di fiori, per rappresentare la sua purezza, ma trafitto da una spada, simbolo del profondo dolore che la Vergine ha provato assistendo alla morte di suo Figlio.
La Chiesa approvò questa celebrazione solo dal 1765 e un grande impulso lo diedero le apparizioni di Fatima nel 1917, ma fu solo Papa Pio XII nel 1944 ad estendere questa festa a tutta la Chiesa.
Il 13 giugno 1917 la Madonna a Fatima rivelò nella sua seconda apparizione che Gesù volesse servirsi di Lucia dos Santos per farla conoscere e amare e stabilire nel mondo la devozione al suo Cuore Immacolato,
Più tardi, il 10 dicembre 1925, secondo quanto riportato sempre da Lucia durante un’apparizione privata, la Vergine le riferì che: “A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa comunione, reciteranno il rosario e mi faranno compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza.”.
Questa è stata definita la “Grande promessa del Cuore Immacolato di Maria”, e proprio per questo motivo è nato il culto dei “Primi cinque sabati del mese”.
Lucia avrebbe ottenuto da Gesù la seguente spiegazione relativa alla scelta del numero cinque:
«Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria:
1. Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.
2. Quelle contro la sua Verginità.
3. Quelle contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4. L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.
5. L’opera di coloro che la offendono direttamente attraverso le sue immagini sacre»
Maria medita nel suo cuore gli eventi in cui è coinvolta insieme a Gesù, cercando di penetrare il mistero che sta vivendo: conservare e meditare nel suo cuore tutte le cose, le fa scoprire la volontà del Signore, come un pane che la nutre nell’intimo, come un’acqua zampillante in un fecondo terreno. Con questo suo modo di agire, Maria ci insegna a nutrirci in profondità del Verbo di Dio, a vivere sfamandoci e abbeverandoci di lui e soprattutto a trovare Dio nella meditazione, nella preghiera e nel silenzio. Maria, infine, ci insegna a riflettere sugli avvenimenti della nostra vita quotidiana e a scoprire in essi Dio che si rivela, inserendosi nella nostra storia.