Il 16 dicembre 2024, presso la Farnesina a Roma, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato la XVII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, un evento che ha visto la partecipazione di oltre 150 rappresentanti diplomatici italiani.
Nel suo discorso, il Presidente ha affrontato temi di cruciale importanza per la politica estera italiana e la comunità internazionale.
Ha ribadito la centralità del diritto d’asilo, sancito dagli articoli 10 e 11 della Costituzione italiana, sottolineando l’impegno del Paese nel promuovere pace e giustizia tra le nazioni, anche attraverso la partecipazione a organismi sovranazionali e il rispetto delle convenzioni internazionali.
Mattarella ha espresso preoccupazione per l’uso strumentale dei flussi migratori da parte di alcuni Stati, che li trasformano in strumenti di pressione politica, in violazione degli accordi internazionali.
Ha inoltre denunciato il riemergere di nazionalismi settari ed etnici, spesso alimentati da manipolazioni dell’informazione e tentativi di condizionare l’opinione pubblica, fenomeni che minacciano la stabilità e la coesione della comunità internazionale.
Il Presidente ha evidenziato l’importanza della diplomazia come presidio di pace e sviluppo, esortando i rappresentanti italiani all’estero a operare con neutralità politica e dedizione al servizio dell’interesse generale del Paese.
Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di affrontare le sfide globali, come i conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, attraverso il multilateralismo e la cooperazione internazionale, ribadendo l’impegno dell’Italia nel sostenere soluzioni diplomatiche e nel promuovere il rispetto del diritto internazionale umanitario.
Il discorso di Mattarella alla Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori ha rappresentato un forte richiamo ai valori costituzionali e alla responsabilità dell’Italia nel contesto globale, sottolineando l’importanza della diplomazia nella costruzione di un ordine internazionale basato su pace, giustizia e rispetto dei diritti umani.