Il 9 gennaio 2025, il Parlamento libanese ha eletto Joseph Aoun, comandante dell’esercito, come nuovo presidente della Repubblica, ponendo fine a un vuoto istituzionale durato oltre due anni. 

Chi è Joseph Aoun?

Nato nel 1964 a Sinn al-Fil, Aoun è un generale di 60 anni che ha guidato l’esercito libanese dal 2017. Durante il suo mandato, ha mantenuto una posizione neutrale, evitando il coinvolgimento dell’esercito nelle tensioni politiche interne e gestendo crisi significative, tra cui scontri con militanti islamisti e l’esplosione al porto di Beirut nel 2020. La sua elezione è stata sostenuta da Stati Uniti, Europa e Arabia Saudita, che lo vedono come una figura capace di rafforzare le istituzioni statali e contrastare l’influenza di Hezbollah. 

La situazione attuale in Libano

Il Libano sta attraversando una profonda crisi economica, con un sistema bancario al collasso e una svalutazione drastica della moneta locale. La recente guerra con Israele ha ulteriormente aggravato la situazione, causando migliaia di vittime e danni infrastrutturali significativi. L’elezione di Aoun è vista come un’opportunità per stabilizzare il paese e avviare riforme necessarie per ottenere aiuti internazionali.

Tensioni con Israele e Hezbollah

Nonostante un accordo di cessate il fuoco mediato a novembre 2024, le tensioni nel sud del Libano rimangono elevate. Israele ha intensificato gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah, accusando il gruppo di non rispettare i termini dell’accordo, in particolare il ritiro a nord del fiume Litani. Il ministro della Difesa israeliano ha minacciato ulteriori azioni militari se le violazioni continueranno. Aoun, nel suo discorso di insediamento, ha promesso di implementare il cessate il fuoco e sviluppare una strategia di sicurezza nazionale, sottolineando la necessità di consolidare il controllo statale sulle armi, un riferimento implicito a Hezbollah. 

Sfide future

Il nuovo presidente dovrà affrontare sfide complesse, tra cui la formazione di un governo con pieni poteri, il consolidamento della tregua con Israele e l’implementazione della risoluzione 1701 dell’ONU, che prevede il disarmo di tutte le milizie in Libano. Inoltre, dovrà affrontare la crisi economica e promuovere riforme strutturali per rilanciare l’economia e migliorare le condizioni di vita dei cittadini libanesi.