Dopo tre giorni di degenza al Gemelli, Papa Francesco lascia l’ospedale.
Un bel “pesce d’aprile” per chi già pronosticava un Conclave a breve.
Il Papa ha ringraziato medici e infermieri, ha salutato i bambini regalando loro uova di cioccolato e porgendo alle mamme dei rosari e alcune copie del libro “Nacque Gesù a Betlemme di Giudea”.
Ha voluto anche battezzare un bambino col nome di Miguel Ange.
Alla mamma ha detto: “È già cristiano. Va’ in parrocchia e di’ che lo ha battezzato il Papa”.
Papa Francesco si è quindi diretto alla basilica di Santa Maria Maggiore, come aveva fatto già dopo il ricovero del luglio 2021.
Si è fermato davanti all’icona di Maria, Salus Populi Romani, affidandole nella preghiera i bambini incontrati il 31 marzo 2023 nel reparto di Oncologia Pediatrica e Neurochirurgia Infantile, tutti gli infermi e coloro che soffrono per la malattia e la perdita dei loro cari.
Una foto (nel post) lo immortala abbracciato a una giovane coppia in lacrime per la morte della loro bimba di quattro anni durante la notte.
È l’immagine eloquente di come il Papa abbia condiviso con il suo gregge il peso della croce a imitazione di Colui che per tutti ha vissuto la sua passione.
Infermo tra gli infermi; sofferente tra i sofferenti.
Domani, con la Domenica delle Palme, la Chiesa entra liturgicamente nel mistero della morte e resurrezione di Cristo.
Ci sono gli Hosanna dell’ingresso a Gerusalemme e ci saranno i Crucifige del venerdi santo.
Questo pontificato ha conosciuto tenaci opposizioni da parte di alcuni chierici e laici rovesciati dai loro troni.
Qualche opinionista ha scritto che con la morte del Papa emerito Joseph Ratzinger, aumenteranno le difficoltà di governo per l’attuale pontefice.
In realtà si sciolgono le pellicole protettive di chi aveva mantenuto posti e posizioni proprio grazie a Benedetto XVI ancora in vita.
Oltre le ennesime infelici dichiarazioni di Mons. Georg Gaeswain alla stampa sullo scenario a ritroso del cardinale Scola come Papa, sono apparsi in alcuni punti dell’urbe dei manifesti promozionali per la Messa Tridentina.
Lo svilimento del rito ridotto a marketing pubblicitario e petizioni via internet indica una visione liturgica ed ecclesiologica estranea al cattolicesimo autentico.
È mancanza di fede e cristianesimo svuotato dall’Incarnazione e dalla Resurrezione.
C’è tanta sofferenza nel mondo, miseria morale e materiale, guerra, violenza e ingiustizia perché la Chiesa venga attardata nella sua missione da un gruppo di reazionari, nostalgici e neognostici.
Anche queste manovre spiegano la determinazione di Papa Francesco a presiedere, nel momento cruciale del Triduo Pasquale, tutte le celebrazioni ad esso afferenti.
La foga del partito degli oppositori indica in realtà la loro debolezza in considerazione del progressivo rinnovamento del collegio cardinalizio che già non conta più sui blocchi nazionali o su cordate di potere.
Con Papa Francesco è aumentata la trasparenza finanziaria, l’imprevedibilità delle nomine di vescovi, l’apertura alle donne nei posti di responsabilità nei Dicasteri, la perseguibilità giudiziaria di cardinali.
Lo Spirito è all’opera anche nel munus gubernandi.