I risultati dei sondaggi lasciano incertezze sulla stabilità interna e la politica estera
L’esito delle elezioni nazionali del Bangladesh di domenica scorsa ha decretato la facile vittoria per il partito Awami League del primo ministro in carica Sheikh Hasina dopo il boicottaggio dell’opposizione principale.
Meno scontato, dicono gli analisti, è ciò che accadrà adesso, specialmente quando si tratta delle relazioni sempre più tese di Dacca con l’Occidente.
Mentre gli Stati Uniti hanno preso una visione fortemente critica in vista delle elezioni, la Cina e la Russia si sono affrettate a gettare il loro peso dietro la vittoria di Hasina.
Con un quarto mandato consecutivo raggiunto per molti in circostanze discutibili, Hasina ha spinto il Bangladesh in un territorio inesplorato.
Alcuni dubbi riguardano il panorama politico interno post-elettorale. Per la prima volta, i candidati indipendenti si sono piazzati collettivamente secondi, piuttosto che qualsiasi partito politico. Ciò crea un enigma su chi formerà un’opposizione parlamentare.
Spesso soprannominata una “Signora di ferro”, la settantaseienne Hasina è stata accusata da gruppi per i diritti e paesi occidentali di sopprimere l’opposizione del Partito Nazionalista del Bangladesh attraverso violenta deterrenza e cavilli legali.
Hasina domenica ha insistito: “Sto facendo del mio meglio per garantire che la democrazia continui in questo paese”.
Lunedì, ha detto ai giornalisti che voleva concentrarsi sull’economia.
Il settore dell’abbigliamento ha recentemente attraversato alcune settimane difficili, con violente proteste per il salario minimo che hanno provocato più morti di lavoratori e chiusure di fabbriche.
“Il Bangladesh era una democrazia imperfetta in passato”, ha detto Shafquat Rabbe, un analista finanziario del Bangladesh con sede negli Stati Uniti. “Ma con questa ultima elezione fabbricata e unilaterale, i gestori del rischio in tutto il mondo classificheranno il Bangladesh nella stessa lega di nazioni che assomigliano molto a Russia, Cina o Corea del Nord ora”.
La pressione potrebbe portare ad altre complicazioni geopolitiche, poiché il Bangladesh è visto come una risorsa strategica per democrazie come l’India e il Giappone mentre cercano di contrastare l’influenza cinese nella regione.
Dacca potrebbe diventare più incline ad appoggiarsi alla Cina e alla Russia.