Pechino ha espresso il proprio sostegno alla convocazione di una conferenza di pace internazionale, sottolineando che questa deve essere riconosciuta da entrambe le parti, Russia e Ucraina, con una partecipazione equa e la discussione di tutte le opzioni per arrivare a una soluzione rapida.
Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato che Pechino sostiene una posizione obiettiva e giusta sulla questione ucraina. Inoltre, circolano voci secondo cui il Cremlino sarebbe disposto ad aderire alla richiesta di tregua olimpica avanzata dal presidente francese Macron, ma solo se questa richiesta provenisse dai dirigenti sportivi e non direttamente dalla Francia.
Ieri, intanto, due persone sono morte e tredici sono rimaste ferite in seguito a un attacco russo sulla città di Kharkiv, situata nell’Ucraina nordorientale. Lo ha riportato il governatore Oleg Sinegubov. Poco prima dell’attacco, il presidente russo Vladimir Putin aveva escluso l’intenzione di conquistare Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Secondo il Cremlino, l’obiettivo dell’invasione nella regione settentrionale è di creare una “fascia di sicurezza” per fermare gli attacchi ucraini sulla regione russa di Belgorod.
A Kiev, tuttavia, non ci si fida delle dichiarazioni russe e si teme che, una volta stabilita la “zona cuscinetto” nel nord, Mosca possa riprendere gli attacchi dalla Crimea. Oggi, droni e missili hanno colpito una raffineria di petrolio e un porto marittimo nella città russa di Novorossiysk, sulla costa meridionale del Mar Nero, causando esplosioni e danni significativi agli impianti petroliferi e a un gasdotto, secondo il canale di notizie russo Telegram “Astra”. Lo scorso 31 marzo, il ministero della Difesa britannico aveva rivelato che la Russia stava rafforzando le difese del porto di Novorossiysk per proteggere la sua flotta del Mar Nero.
Sul fronte diplomatico va registrata però la presa di posizione netta di Volodymyr Zelensky che, in un’intervista all’Afp, si è detto “contrario a qualsiasi tregua che faccia il gioco del nemico”.
Il riferimento è alla proposta presidente francese Emmanuel Macron per una tregua olimpica la prossima estate, in occasione dei Giochi Olimpici che si terranno a Parigi.
“Nessuno può garantire – ha aggiunto Zelensky – che la Russia non approfitterà per portare le sue forze sul nostro territorio”. Inoltre Zelensky ha criticato l’Occidente per aver proibito all’Ucraina di usare armi fornite da Europa e Stati Uniti per colpire il territorio russo: “Loro possono colpirci dal loro territorio, questo è il più grande vantaggio, e noi non possiamo fare nulla”.
È tempo che l’Europa cessi di mandare armi all’Ukraina e al suo Presidente che mostra sempre più il suo volto di un vero warmonger !
Come chiede Francesco
“ negoziati e non guerre “ !