Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, ha lanciato un accorato appello durante un incontro con Papa Francesco in Vaticano, questa mattina 10 ottobre, sottolineando la gravità della crisi umanitaria in Ucraina. Secondo Shevchuk, quasi sei milioni di persone rischiano di morire di fame e affrontare il freddo incombente, mentre il conflitto con la Russia continua a devastare il Paese. Shevchuk ha evidenziato come la guerra, iniziata nel febbraio 2022, abbia causato un “disastro” che minaccia ulteriormente la stabilità della popolazione, richiedendo misure urgenti di solidarietà e supporto.
Questa drammatica situazione, portata all’attenzione del pontefice un giorno prima dell’incontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il Papa, rappresenta un punto cruciale per l’impegno della comunità internazionale. Shevchuk, presente al Sinodo dei Vescovi, ha espresso la necessità di affrontare l’“emergenza alimentare” in Ucraina con soluzioni concrete. Nel contempo, Zelensky è impegnato in un tour diplomatico, discutendo anche con i leader europei sull’utilizzo di missili a lungo raggio per rafforzare la posizione del Paese.
Contesto Internazionale
Shevchuk, guida spirituale di una Chiesa che conta oltre 5,5 milioni di fedeli, ha un ruolo chiave nel sensibilizzare il mondo sulla sofferenza del popolo ucraino. Le sue parole giungono mentre Zelensky si muove tra Londra e Roma per rafforzare l’appoggio militare e politico del fronte europeo. L’appello del leader religioso non riguarda solo la questione bellica, ma tocca anche la dignità umana e la necessità di sostenere chi sta lottando per la sopravvivenza. In questa luce, l’incontro con Papa Francesco potrebbe portare a nuove iniziative di solidarietà promosse dalla Chiesa cattolica.