La democrazia italiana si trova ad un bivio critico, una condizione che richiede non solo un’analisi approfondita, ma anche indicazioni terapeutiche chiare e mirate. L’imminente Settimana Sociale di Trieste, secondo monsignor Luigi Renna, arcivescovo di Catania e presidente del Comitato organizzatore, rappresenta un’opportunità unica per avviare questo processo. Ma qual è lo stato attuale della nostra democrazia?
Crisi e Sintomi dell’Astensionismo
I dati sull’astensione alle recenti elezioni europee e amministrative dipingono un quadro preoccupante. La diminuzione della partecipazione elettorale non è solo un segnale di disaffezione politica, ma il sintomo di una crisi culturale più ampia che coinvolge vari ambiti della società. Oltre alla riduzione del numero di votanti, si osserva anche un calo dei volontari nel settore del volontariato, segno di un più generale disimpegno civico. Questo fenomeno è alimentato da una serie di fattori, tra cui una legge elettorale discutibile, modalità di selezione dei candidati poco trasparenti e una crescente distanza tra i rappresentanti politici e la società civile.
Un’Antropologia della Comunità
La visione antropologica, ovvero il modo in cui si percepisce la comunità e lo Stato, gioca un ruolo cruciale nella realizzazione della democrazia. Secondo monsignor Renna, una democrazia che non mette al centro la persona umana con i suoi diritti è destinata a fallire. L’Europa, frutto della convergenza tra pensiero cristiano, filosofia greca e diritto romano, rischia di perdere la sua anima se non si attacca saldamente ai suoi valori fondanti. Papa Francesco ha parlato della necessità di un attaccamento al bene comune, senza il quale lo Stato si ridurrebbe a tutelare i privilegi di poche oligarchie.
Rischio di Derive Autoritarie
In Italia, il rischio di derive autoritarie è reale e bipartisan. Da un lato, si osservano manifestazioni nostalgiche del fascismo, dall’altro, richieste radicali come l’introduzione del diritto all’aborto nella legislazione europea, che possono portare a una polarizzazione estrema. Monsignor Renna sottolinea l’importanza di affrontare criticamente il proprio passato per evitare la ripetizione degli stessi errori.
Il Ruolo della Settimana Sociale di Trieste
La Settimana Sociale di Trieste può svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere il dialogo e il confronto tra i cattolici e tra diversi orientamenti. Creare spazi di discussione è essenziale per favorire una maggiore partecipazione e un impegno responsabile nella costruzione del bene comune. Non si tratta di ricostituire una nuova Democrazia Cristiana, ma di garantire che i cattolici siano una presenza critica e pensante all’interno delle istituzioni politiche.
Valori Fondamentali e Prospettive di Riforma
Al centro del dibattito politico attuale vi sono temi come il premierato e l’autonomia differenziata. Pur non essendo all’ordine del giorno della Settimana Sociale, questi argomenti meritano una riflessione approfondita e un confronto che coinvolga ampiamente la società. La Chiesa, attraverso la sua Dottrina Sociale, promuove un approccio basato su valori condivisi e sul dialogo, elementi indispensabili per evitare derive autoritarie e polarizzazioni pericolose.
La democrazia in Italia necessita di un check-up approfondito e di terapie mirate. La Settimana Sociale di Trieste offre un’opportunità preziosa per avviare questo processo, promuovendo il dialogo, il confronto e l’impegno responsabile. Solo attraverso una partecipazione attiva e critica si potrà costruire una società più giusta e solidale, dove i diritti di ogni persona siano realmente al centro.