L’incidente avvenuto a Besana Brianza, dove un uomo con disturbi psichici è stato trovato legato e trattato come un animale dal proprio padre, solleva preoccupazioni profonde su come la superstizione possa sostituirsi alla ragione e al buon senso. Questo evento non è solo un tragico esempio di maltrattamento, ma anche una finestra su una realtà più ampia in cui la superstizione e le credenze irrazionali possono dominare le vite delle persone, con conseguenze devastanti.

La Superstizione come Rifugio

In un’epoca in cui la scienza medica ha fatto enormi progressi nella comprensione e nel trattamento dei disturbi psichici, è sconcertante vedere come alcune persone ancora si aggrappino a credenze arcaiche e pericolose. Il padre di questo uomo, un 68enne pensionato, ha giustificato le sue azioni affermando che il figlio era “posseduto da un demone” e che quindi doveva essere tenuto al guinzaglio e curato da un santone. Questa mentalità, purtroppo, non è un caso isolato. In molte culture e contesti, la superstizione e la paura del soprannaturale continuano a prevalere, spesso alimentate da ignoranza e disperazione.

Conseguenze Devastanti

Le conseguenze di tali credenze possono essere devastanti. In questo caso specifico, il figlio ha subito un trattamento disumano, che non solo ha peggiorato la sua condizione psicologica, ma ha anche violato i suoi diritti fondamentali. Le corde da arrampicata trovate in casa, utilizzate per immobilizzarlo, e le sue condizioni fisiche precarie indicano chiaramente una situazione di abuso e abbandono. Interrompere le terapie mediche a favore di pratiche esoteriche non solo ha privato quest’uomo della possibilità di migliorare, ma lo ha esposto a ulteriori traumi e sofferenze.

L’Importanza dell’Educazione e dell’Intervento

Questo episodio mette in luce l’importanza cruciale dell’educazione e dell’intervento tempestivo. I servizi sociali, che avevano già avviato un monitoraggio della famiglia, sono stati determinanti nel portare alla luce questa situazione. Tuttavia, è evidente che è necessario fare di più per prevenire simili tragedie. L’educazione sulle malattie mentali e la promozione di un approccio scientifico e compassionevole al trattamento sono fondamentali. Le istituzioni pubbliche devono intensificare gli sforzi per identificare e intervenire in situazioni in cui la superstizione può portare a comportamenti dannosi.

Riconoscere i Casi Rari di Vera Possessione

Senza nulla togliere ai casi reali e rari di vera possessione diabolica, il cui discernimento spetta a dei sacerdoti preposti al ministero dell’esorcismo dall’autorità della Chiesa, è fondamentale distinguere chiaramente tra condizioni psichiche e presunte manifestazioni soprannaturali. La Chiesa cattolica, infatti, prevede procedure rigorose per il riconoscimento e il trattamento delle possessioni demoniache, affidate a esorcisti formati e autorizzati. Questi casi, seppur esistenti, sono estremamente rari e richiedono un’attenta valutazione da parte di esperti religiosi e medici.

Una Sfida Sociale e Culturale

Affrontare la superstizione non è solo una questione di intervento medico o legale, ma una sfida sociale e culturale. È necessario promuovere una cultura della conoscenza e della comprensione, dove le malattie mentali siano viste per quello che sono: condizioni mediche che richiedono trattamento professionale e supporto. Le credenze irrazionali devono essere contrastate con informazioni accurate e accessibili, e le persone vulnerabili devono essere protette da chi potrebbe, anche in buona fede, infliggere loro danni.

Conclusione

La storia di Besana Brianza è un monito inquietante su quanto sia pericoloso lasciare che la superstizione e l’ignoranza prevalgano sulla ragione e sull’umanità. La società deve impegnarsi a fondo per garantire che tutti gli individui, indipendentemente dalle loro condizioni, siano trattati con dignità, rispetto e professionalità. Solo attraverso l’educazione, la consapevolezza e l’intervento possiamo sperare di prevenire tali orrori in futuro e costruire una società più giusta e compassionevole. Riconoscendo anche i rari casi di vera possessione diabolica, dobbiamo comunque insistere sull’importanza di un approccio scientifico e umano al trattamento delle malattie mentali.