EVENTO: In un momento in cui le acque del Mediterraneo sono sempre più agitate da venti di guerra e intorpidite da scorie tossiche, la Pontificia Università Antonianum e la rete francescana OIKOS ha organizzato il 6 aprile 2024, la Giornata dello Sport per lo Sviluppo.
Mancano 100 giorni alle Olimpiadi di Parigi 2024 e con 59 conflitti in corso nel pianeta risuona attuale la tregua olimpica degli antichi Greci nata ad Atene nel 776 a.C..
Secoli più tardi, siamo nell’Ottocento, il barone Pierre de Coubertin rifonderà questi giochi per far incontrare i giovani del mondo e farli dialogare.
A lui il celebre motto: “L’importante non è vincere, ma partecipare”.
P. Massimo Fusarelli, Ministro Generale OFM, in visita ai confratelli di Hong Kong, ha rivolto un messaggio video ai partecipanti nel nome della pace di San Francesco.
«È importante – ha detto – approfondire le ragioni della pace. Capire come anche la crisi climatica condizioni la pace. Intrecciare crisi climatica e pace chiede studio come OIKOS sta facendo. Ricerca e intrecci con teologia e filosofia da contestualizzare con i processi di pace e l’attualità».
In un secondo messaggio il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni, ha detto che «lo sport può rafforzare le prospettive di pace nel Mediterraneo. C’è una minaccia dopo i fatti del 7 ottobre 2023 in Israele con una risposta di forza sproporzionata per eccesso. Da europei dobbiamo anche essere consapevoli del Mediterraneo allargato includendo Africa e Medio Oriente. Dalle relazioni di cooperazione economica e scambio culturale, anche attraverso lo sport, dipende una delle prospettive della pace mondiale».
Il prof. Riccardo Valentini, membro dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, che nel 2007 è stato insignito del Premio Nobel per la Pace per le sue ricerche, ha evidenziato il nesso nefasto tra la distruzione dell’ambiente e le guerre.
Nel 2050 l’urbanizzazione per l’80% della popolazione con il relativo spopolamento delle campagne, le cattive abitudini alimentari, la deforestazione e l’innalzamento della temperatura e della produzione di CO2 ci porta già nel 2030 a un punto di non ritorno.
Qualora la tendenza non cambiasse c’è il rischio di lasciare alle generazioni future una terra invivibile sotto il profilo ambientale.
È per questo che il cantautore Giovanni Caccamo, pupillo di Franco Battiato e partecipante al Festival di Sanremo più volte ha lanciato il progetto: “Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento?”
Queste le due domande poste a cui i ragazzi sono chiamati a rispondere per iscritto. I migliori testi selezionati tra quelli ricevuti saranno raccolti, in un libro intitolato Manifesto for change con prefazione di Papa Francesco.
A margine della giornata, con il coordinamento di Radio Mater media partner dell’evento, l’ambasciatrice di Francia presso la Santa Sede, sua eccellenza Florence Mangin ha illustrato il progetto di inclusività e sostenibilità del suo governo per le prossime olimpiadi da intendersi non come un evento isolato, ma l’innesco di un processo di inclusione in una società multietnica e multireligiosa come la Francia.
Quanto al progetto della Nazionale di Calcio del Mediterraneo è stata annunciata per l’estate del 2025 la prima partita con la presenza di ex campioni.
L’evento inaugurale si svolgerà a Napoli, città nel cuore di un Mediterraneo allargato e nello stadio Diego Armando Maradona messo a disposizione dal comune del capoluogo campano.