Approfondimenti – L’ex diplomatica Elena Basile è stata querelata dal figlio di Liliana Segre. La senatrice a vita diceva di soffrire l’insonnia per i bambini israeliani uccisi il 7 ottobre, mentre la Basile le replicava a mezzo stampa se non avesse compassione anche dei bambini palestinesi ancora sotto le bombe israeliane.
Tanto è bastato per farne un caso mediatico che ha poi portato l’ex diplomatica a formalizzare delle pubbliche scuse.
Ancora più eclatante è la querela di Giorgia Meloni allo scrittore attivista Roberto Saviano e la lista di politici potrebbe continuare con le querele a Sigfrido Ranucci di Report da parte di Matteo Renzi e Vittorio Sgarbi.
L’uso intimidatorio del sistema giudiziario attraverso la querela sta diventando la costante ed è triste che venga usato e abusato da chi ha un ruolo pubblico, ma anche un potere politico.
La lite temeraria è fenomeno complesso che merita un’analisi approfondita da diverse prospettive, tra cui quella giuridica, politica e sociologica.
Queste pratiche, sebbene previste dalle leggi di molti paesi come strumenti per proteggere i diritti dei cittadini, possono essere distorte per scopi personali o politici, portando a conseguenze dannose per il sistema legale e per la società nel suo complesso.
Aspetti Giuridici
Dal punto di vista giuridico, la querela e la lite temeraria si riferiscono rispettivamente all’azione legale volta a denunciare un reato o un’offesa e all’azione legale avviata senza fondamento o con malafede. Sebbene entrambe siano parte integrante dei sistemi giuridici per garantire la tutela dei diritti individuali e la ricerca della verità, l’abuso di questi strumenti può portare a un sovraccarico dei tribunali, rallentare il processo di giustizia e minare la fiducia nel sistema legale.
Aspetti Politici
A livello politico, l’abuso della querela e della lite temeraria può essere utilizzato come arma per reprimere il dissenso o per perseguire scopi politici. Politici o persone influenti possono avviare azioni legali frivole o senza fondamento per intimidire gli avversari politici, per screditare i critici o per distrarre l’opinione pubblica da questioni importanti. Inoltre, l’uso strumentale del sistema giudiziario può minare la democrazia e l’equità nel processo decisionale.
Aspetti Sociologici
Sotto un’ottica sociologica, l’abuso della querela e della lite temeraria può riflettere dinamiche di potere e disuguaglianza sociale. Le persone con maggiori risorse finanziarie o connessioni politiche possono permettersi di avviare azioni legali vessatorie, mettendo in difficoltà individui o gruppi svantaggiati che non hanno le stesse risorse a disposizione. Ciò può amplificare le disparità di accesso alla giustizia e alimentare il sentimento di ingiustizia nella società.
Strategie per affrontare l’abuso
Per contrastare l’abuso della querela e della lite temeraria, è necessario un approccio multidimensionale che coinvolga riforme legislative, azioni politiche e cambiamenti culturali. Le leggi devono essere rafforzate per scoraggiare l’avvio di azioni legali frivole e punire coloro che le avviano con malafede. È fondamentale promuovere la trasparenza nel processo giudiziario e garantire l’accesso alla giustizia per tutti, indipendentemente dallo status socio-economico. Inoltre, è importante promuovere una cultura di responsabilità e rispetto per la legge, educando il pubblico sui rischi dell’abuso del sistema giudiziario e promuovendo la risoluzione pacifica delle controversie.
L’abuso della querela e della lite temeraria rappresenta una sfida complessa che richiede un’impegno congiunto da parte delle istituzioni giuridiche, politiche e della società civile. Solo attraverso un approccio integrato e proattivo sarà possibile preservare l’integrità del sistema legale e promuovere una società basata sulla giustizia, sull’equità e sul rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.