DOSSIER (1. parte): Hamas, acronimo di “Harakat al-Muqawama al-Islamiyya” (Movimento di Resistenza Islamica), è stata fondata nel dicembre 1987 durante la Prima Intifada palestinese. Questa organizzazione ha radici profonde nella Fratellanza Musulmana ed è emersa come un’importante forza politica e militare nella Striscia di Gaza. Tuttavia, la storia della sua fondazione e del ruolo di Israele in questo processo è complessa e controversa. Israele, che inizialmente vedeva in Hamas un contrappeso a Fatah e all’OLP, ha poi dovuto affrontare una realtà ben diversa quando Hamas si è trasformata in una delle sue principali minacce alla sicurezza..

Origini di Hamas

Hamas, abbreviazione di “Harakat al-Muqawama al-Islamiyya” (Movimento di Resistenza Islamica), è stata fondata nel dicembre 1987 durante la Prima Intifada palestinese, una rivolta contro l’occupazione israeliana dei territori palestinesi. L’organizzazione è nata come un ramo della Fratellanza Musulmana in Palestina.

Il fondatore principale di Hamas è Sheikh Ahmed Yassin, un carismatico leader religioso che è stato attivo nella Fratellanza Musulmana sin dagli anni ’60. Insieme a Yassin, altri co-fondatori includono:

Abdel Aziz al-Rantissi: un medico e leader politico che ha svolto un ruolo chiave nelle attività di Hamas.

Mahmoud Zahar: un medico e uno dei principali leader dell’organizzazione.

Mohammed Taha: un altro dei membri fondatori che ha avuto un ruolo significativo nell’espansione dell’organizzazione.

Motivazioni e Obiettivi

Hamas è stata creata con l’obiettivo di liberare la Palestina dall’occupazione israeliana attraverso la lotta armata e di stabilire uno stato islamico in Palestina. A differenza dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), che ha cercato una soluzione negoziata, Hamas ha adottato una posizione più radicale e non riconosce il diritto di Israele di esistere.

Struttura e Metodi

Hamas combina attività politiche, sociali e militari. Oltre alle sue operazioni militari, gestisce una vasta rete di servizi sociali, inclusi ospedali, scuole e organizzazioni di beneficenza, che hanno contribuito a guadagnare il supporto popolare tra i palestinesi.

Supporto Esterno

Hamas ha ricevuto supporto da vari paesi e gruppi nel mondo arabo e islamico, tra cui:

Iran: Fornisce supporto finanziario e militare significativo.

Siria: Prima della guerra civile siriana, Damasco era un’importante base per i leader di Hamas.

Qatar e Turchia: Forniscono supporto finanziario e umanitario.

Queste connessioni internazionali hanno contribuito a rafforzare la capacità operativa e la resilienza di Hamas nel corso degli anni.

Le Fonti di Finanziamento di Hamas: Un’Analisi Dettagliata

Il movimento di Hamas si basa su una varietà di fonti di finanziamento che contribuiscono a sostenere le sue attività politiche, militari e sociali. Queste fonti includono il sostegno finanziario diretto e indiretto da diverse entità. Ecco un dettaglio delle principali fonti di finanziamento:

1. Sostegno iraniano:

   – L’Iran è uno dei principali sostenitori finanziari e militari di Hamas. L’Iran fornisce a Hamas finanziamenti, armi, addestramento militare e supporto tecnologico.

   – Questo sostegno si estende anche attraverso le milizie sostenute dall’Iran come Hezbollah in Libano, le Forze di Mobilitazione Popolare (PMF) in Iraq e gli Houthi in Yemen, che offrono supporto logistico, addestramento e armi a Hamas.

2. Finanziamenti da paesi arabi e islamici:

   – Hamas ha ricevuto sostegno da alcuni paesi arabi e islamici, tra cui il Qatar e la Turchia. Il Qatar, ad esempio, ha fornito ingenti aiuti finanziari alla Striscia di Gaza per sostenere progetti umanitari e infrastrutturali, dai quali Hamas beneficia indirettamente.

   – Anche la Turchia ha fornito supporto finanziario e umanitario ai palestinesi a Gaza, contribuendo a migliorare le condizioni di vita nel settore.

3. Associazioni benefiche e organizzazioni non governative:

   – Ci sono molte associazioni benefiche islamiche e organizzazioni non governative che raccolgono donazioni a favore dei palestinesi. Parte di questi fondi arriva a Hamas per sostenere le sue diverse attività.

   – Queste associazioni rappresentano canali vitali per raccogliere donazioni dalle comunità musulmane in tutto il mondo.

4. Tasse e imposte a Gaza:

   – Hamas gestisce la Striscia di Gaza in modo quasi indipendente dal 2007, imponendo tasse e imposte su beni e servizi nel settore. Questo include le tasse sui tunnel utilizzati per il contrabbando di merci dall’Egitto prima della distruzione della maggior parte di essi.

5. Investimenti e attività commerciali:

   – Hamas gestisce una serie di investimenti e attività commerciali dentro e fuori la Striscia di Gaza. Questi investimenti comprendono progetti commerciali in vari settori come il settore immobiliare e il commercio generale.

6. Aiuti umanitari internazionali:

   – Sebbene la maggior parte degli aiuti internazionali sia gestita attraverso le Nazioni Unite e altre organizzazioni umanitarie, una parte di essi può arrivare indirettamente a Hamas attraverso i progetti che supervisiona a Gaza.

Queste diverse fonti rappresentano parte della rete finanziaria su cui Hamas fa affidamento per sostenere le sue operazioni militari e le attività politiche e sociali nella Striscia di Gaza. L’ampio sostegno iraniano, inclusa la cooperazione con milizie alleate, gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della capacità operativa di Hamas.

Come Hamas ha Preso il Controllo di Gaza?

L’ascesa al potere di Hamas nella Striscia di Gaza nel 2007 è stata il risultato di una serie di fattori interni ed esterni e del sostegno di varie entità. Di seguito una sintesi dettagliata su come questo è accaduto e chi ha aiutato Hamas a raggiungere questo obiettivo:

Contesto Politico e Conflitto con Fatah

Dopo la vittoria di Hamas alle elezioni legislative palestinesi nel gennaio 2006, dove ha ottenuto la maggioranza dei seggi nel Consiglio Legislativo Palestinese, le tensioni con Fatah, che controllava l’Autorità Palestinese, hanno iniziato a crescere. Queste tensioni sono aumentate a causa delle differenze politiche e ideologiche e della lotta per il potere, culminando in scontri armati tra le due fazioni.

Scontri Armati a Gaza

Nel giugno 2007, queste tensioni sono sfociate in scontri armati violenti nella Striscia di Gaza. Hamas ha utilizzato la sua forza militare per prendere il controllo di posizioni strategiche e sedi di sicurezza nel settore, sconfiggendo le forze di Fatah e ottenendo il controllo completo di Gaza.

Sostegno Iraniano

L’Iran è stato uno dei maggiori sostenitori di Hamas, fornendo supporto finanziario, militare e logistico. Questo sostegno includeva la fornitura di armi, addestramento militare e supporto tecnologico, oltre al sostegno di milizie alleate come Hezbollah in Libano, le Forze di Mobilitazione Popolare (PMF) in Iraq e gli Houthi in Yemen.

Sostegno da Siria e Hezbollah

Prima dello scoppio della guerra civile siriana, Damasco era un rifugio sicuro per molti leader di Hamas, offrendo supporto logistico e politico. Anche Hezbollah ha fornito addestramento militare e competenze nel combattimento non convenzionale, con un forte scambio di informazioni militari e strategiche tra le due organizzazioni.

Sostegno da Qatar e Turchia

Hamas ha ricevuto sostegno finanziario e umanitario da alcuni paesi arabi e islamici, come il Qatar e la Turchia. Il Qatar, ad esempio, ha fornito significativi aiuti finanziari alla Striscia di Gaza per sostenere progetti umanitari e infrastrutturali, da cui Hamas ha indirettamente beneficiato. Anche la Turchia ha contribuito con supporto finanziario e umanitario, migliorando le condizioni di vita a Gaza.

Sostegno Popolare e Divisioni Interne in Fatah

Il sostegno popolare interno da parte degli abitanti di Gaza, scontenti della corruzione e della cattiva gestione dell’Autorità Palestinese guidata da Fatah, ha aiutato Hamas a ottenere un significativo supporto. Inoltre, le divisioni interne e i conflitti tra i leader di Fatah hanno indebolito la loro posizione, permettendo ad Hamas di trarre vantaggio e consolidare il controllo.

Reti di Contrabbando e Tasse Locali

Hamas ha sfruttato le reti di contrabbando attraverso i tunnel tra Gaza e l’Egitto, utilizzati per il traffico di armi, attrezzature e merci. Ha inoltre imposto tasse su beni e servizi a Gaza, fornendo ulteriori entrate finanziarie.

Debolezza dell’Autorità Palestinese e Focus sulla Cisgiordania

La debolezza dell’Autorità Palestinese sotto la guida di Mahmoud Abbas nel gestire le sfide politiche e di sicurezza a Gaza, insieme al focus sulla sicurezza in Cisgiordania, ha permesso ad Hamas di rafforzare la propria posizione a Gaza senza affrontare una forte opposizione.

Aiuti Umanitari Internazionali

Sebbene la maggior parte degli aiuti internazionali sia gestita attraverso le Nazioni Unite e altre organizzazioni umanitarie, una parte di essi può arrivare indirettamente a Hamas tramite i progetti che supervisione a Gaza.

Questi fattori combinati hanno permesso ad Hamas di prendere il controllo di Gaza e di rafforzare la propria presa sul potere. Il sostegno ampio da parte di Iran, Siria e Hezbollah, insieme al sostegno finanziario e umanitario da Qatar e Turchia, ha giocato un ruolo cruciale. Hamas ha anche beneficiato delle divisioni interne in Fatah, del sostegno popolare, delle reti di contrabbando e delle tasse locali, oltre alla debolezza dell’Autorità Palestinese e al focus sulla Cisgiordania.