La situazione attuale in Ciad è complessa e turbolenta, caratterizzata da una governance fragile, tensioni politiche e una gestione controversa delle risorse petrolifere. Mahamat Déby, figlio del defunto presidente Idriss Déby, ha vinto le elezioni presidenziali del maggio 2024, estendendo il potere della sua famiglia, che governa il Paese da 34 anni. Questo risultato ha suscitato polemiche e accuse di brogli elettorali da parte dell’opposizione, in particolare da parte di Succès Masra, leader del partito Les Transformateurs, che ha denunciato violenze, intimidazioni e arresti arbitrari contro i suoi sostenitori.

Sfide Attuali

Le sfide che Mahamat Déby deve affrontare sono molteplici. La stabilità del Paese è minacciata da tensioni interne e dalla presenza di gruppi armati islamisti, come Boko Haram e lo Stato Islamico nella provincia del Lago Ciad. Inoltre, il conflitto in Sudan ha provocato un afflusso massiccio di rifugiati, aggravando una già fragile situazione umanitaria.

Corruzione nel Settore Petrolifero

La corruzione, soprattutto nel settore petrolifero, rimane un problema grave. Nonostante il petrolio sia una delle principali risorse economiche del Ciad, i benefici non raggiungono la popolazione a causa di una gestione opaca e di un’elevata corruzione. Questa situazione era stata denunciata dal vescovo di Doba, Michele Russo, che criticava l’uso delle entrate petrolifere a vantaggio di una ristretta élite politica invece che per lo sviluppo del Paese e il benessere della popolazione. Monsignor Russo è stato espulso dal Ciad nel 2012 dopo aver denunciato pubblicamente queste problematiche, accusato dal governo di interferire negli affari interni del Paese.

Assassinio di Idriss Déby

Il Presidente Idriss Déby è stato ucciso nell’aprile 2021. Déby, che aveva governato il Ciad per oltre 30 anni, è morto per le ferite riportate in uno scontro con i ribelli del Fronte per l’Alternanza e la Concordia in Ciad (FACT) nel nord del Paese, vicino al confine con la Libia. L’annuncio della sua morte è stato fatto dai militari ciadiani, che hanno dichiarato che il presidente era in prima linea per combattere i ribelli, dimostrando il suo coraggio e impegno per il Paese. Questo evento ha scatenato una crisi politica, portando il figlio Mahamat Déby a prendere il controllo del Paese attraverso un Consiglio Militare di Transizione, promettendo di organizzare elezioni democratiche entro 18 mesi.

L’assassinio di Déby aveva esacerbato le tensioni nel Paese e sollevato interrogativi sulla stabilità a lungo termine del Ciad. Nonostante le promesse di transizione verso un governo civile, molti cittadini e osservatori internazionali rimanevano già all’epoca scettici sulla reale volontà delle autorità di rispettare tali impegni temendo che il potere rimanesse concentrato nelle mani della famiglia Déby e dei suoi alleati, così come è stato.

La morte di Idriss Déby ha rappresentato un momento critico anche per la Francia.

Il Paese transalpino ha espresso sostegno per la transizione della sua ex colonia guidata da Mahamat Déby, vedendola come un elemento stabilizzatore in un contesto regionale turbolento. Tuttavia, questo sostegno non è privo di critiche. L’opposizione interna e vari attori della società civile vedono il sostegno francese come un perpetuare del regime autoritario, piuttosto che una promozione di autentiche riforme democratiche.

Quanto agli Stati Uniti, la presenza militare e il loro ruolo politico nel Ciad rappresentano elementi cruciali nella strategia americana per l’Africa, specialmente nel contesto della lotta contro il terrorismo e della stabilità regionale.

Gli Stati Uniti esercitano una notevole influenza politica sul governo ciadiano, cercando di promuovere la stabilità e di contrastare l’influenza di attori regionali e globali come la Cina e la Russia. 

Il gigante asiatico ha molto investito in Ciad soprattutto a livello agricolo per la produzione del riso da importare per il fabbisogno cinese.

La Russia, tramite la compagnia Wagner ha sostenuto nella fascia del Sahel una serie di colpi di stato per smarcare le ex-colonie francesi dall’influenza occidentale.

Questi eventi evidenziano le profonde sfide che il Ciad deve affrontare, inclusi problemi di governance, corruzione e conflitti armati, e sottolineano la necessità di riforme significative per garantire la stabilità e il progresso del Paese.

 La comunità internazionale, inclusi gli Stati Uniti, ha esortato il Ciad a intraprendere riforme democratiche e a garantire la responsabilità per le violazioni dei diritti umani