Il governo spagnolo ha recentemente dichiarato che i monaci benedettini non sono più i benvenuti nella “Valle dei Caduti”, un sito che commemora la guerra civile spagnola. Questo passo ha suscitato un acceso dibattito, toccando temi delicati come la memoria storica, la laicità dello Stato e la libertà religiosa.

La Valle dei Caduti è stata commissionata dal dittatore Francisco Franco dopo la guerra civile spagnola. Costruita come monumento alla riconciliazione, la basilica funge anche da luogo di sepoltura per 34.000 vittime del conflitto. Tuttavia, la sua storia è intricata e segnata dalla controversia, soprattutto a causa del legame con Franco, sepolto lì fino alla sua esumazione nel 2019 per decisione del governo Sanchez.

Il governo, attraverso la voce del ministro Ángel Victor Torres, ha espresso chiaramente l’intenzione di trasformare la Valle dei Caduti in un centro secolare. Questo processo comporta l’espulsione dei monaci benedettini, che dal 1958 hanno il compito di pregare per le vittime della guerra civile. Le autorità stanno formulando un piano per ridesignare il sito, con l’obiettivo di completare questo processo entro il 2025.

Molti vedono questa mossa come politicamente motivata. L’Associazione per la difesa della Valle dei Caduti e altri critici sostengono che i monaci non hanno fatto nulla per meritare la rimozione e che la loro presenza è un elemento di continuità storica e spirituale. Stanley Payne, storico del fascismo spagnolo, denuncia il piano del governo come antidemocratico e una violazione della libertà religiosa.

La Legge della Memoria Democratica, adottata per la prima volta nel 2007 e rafforzata nel 2022, richiede la rimozione dei simboli franchisti e la promozione di una narrazione storica che condanni il colpo di stato del 1936 e la dittatura di Franco. Questo quadro legislativo supporta l’iniziativa del governo di convertire la Valle dei Caduti in un sito secolare.

Mentre il governo Sánchez sostiene che la secolarizzazione del sito è un passo verso una memoria storica più equilibrata, critici come Payne e molti cittadini vedono questa mossa come una riscrittura della storia a fini politici. L’espulsione dei monaci, in questo contesto, appare a molti come un attacco alla libertà religiosa e un’azione che potrebbe ulteriormente polarizzare una società già divisa.

La questione della Valle dei Caduti è un esempio emblematico di come la memoria storica possa essere strumentalizzata per fini politici. Se da un lato è comprensibile il desiderio di trasformare il sito in un luogo di memoria laico, dall’altro è essenziale rispettare le sensibilità storiche e religiose che vi sono legate. La sfida per il governo Sánchez sarà trovare un equilibrio tra il bisogno di una narrazione storica inclusiva e il rispetto delle libertà fondamentali.