Monsignor Domenico Battaglia, nominato cardinale da Papa Francesco, rappresenta un’importante figura spirituale per Napoli, una città profondamente segnata dalla violenza in questi giorni e dalla criminalità organizzata. Arcivescovo di Napoli dal 2020, Battaglia ha da subito orientato il suo ministero verso un sostegno deciso ai giovani e alle famiglie che lottano contro il potere della camorra. Il nuovo cardinale ha espresso il desiderio di una “Chiesa in uscita,” che possa confrontarsi con le periferie sociali e spirituali, incarnando i valori evangelici di pace e solidarietà.

Il suo impegno si è concretizzato in numerosi appelli ai giovani, invitandoli a deporre le armi e a rinunciare alla violenza, in favore di una vita fondata su valori autentici e su una speranza di rinascita per la città. Recentemente, in risposta agli episodi di sangue che hanno coinvolto giovani napoletani, Battaglia ha lanciato un appello accorato per superare la cultura del “sangue versato” e dell’indifferenza, sottolineando come Napoli stia “morendo” a causa della camorra e della mancanza di un impegno concreto da parte della politica e della società civile  .

Battaglia vede nella sua nomina a cardinale una responsabilità ancora maggiore di guida per Napoli. Egli si propone di lavorare affinché i napoletani, soprattutto i più giovani, possano riscoprire un senso di comunità e appartenenza, in opposizione al freddo individualismo. Il suo è un appello a riscoprire la “forza di un grande ‘noi’,” capace di trasformare la città in una “casa accogliente” e promotrice di una cultura di pace e speranza  .

In questo ruolo, Battaglia incarna la Chiesa di Papa Francesco, vicina ai poveri e alle periferie, e continua a ispirare la comunità napoletana con il suo esempio e la sua testimonianza di fede e impegno sociale.