L’ascesa al potere di Lam rappresenta un segnale allarmante del peggioramento della repressione del governo del Vietnam e della sua crescente ostilità nei confronti dei diritti civili e delle libertà fondamentali. Questo cambiamento nella leadership politica evidenzia una tendenza preoccupante verso un maggiore autoritarismo e repressione, con conseguenze potenzialmente gravi per il futuro del paese.
Un nuovo Presidente, vecchie politiche
Il nuovo presidente del Vietnam, Lam, ha assunto il potere in un clima politico già teso e carico di preoccupazioni per la diminuzione delle libertà civili. La sua nomina non è solo una semplice sostituzione ai vertici, ma un chiaro segnale di continuità nella repressione delle voci dissidenti e nella limitazione delle libertà fondamentali. Il suo governo sembra determinato a mantenere un controllo ferreo sulla popolazione, utilizzando metodi sempre più oppressivi.
L’Incontro con il famoso Chef “Salt Bae”
Un episodio emblematico che ha attirato l’attenzione dei media internazionali è stato l’incontro tra il presidente Lam e il famoso chef “Salt Bae”. Questo incontro, che avrebbe potuto rappresentare un’opportunità per mostrare un volto più aperto e moderno del governo vietnamita, è stato invece interpretato come una mossa propagandistica per distogliere l’attenzione dalle reali problematiche del paese. La presenza di “Salt Bae” è stata vista da molti come un tentativo di mascherare le gravi violazioni dei diritti umani con un evento mediatico glamour.
La Delegazione ufficiale e la parodia
La delegazione ufficiale del Vietnam, che ha accompagnato il presidente Lam in questo incontro, ha suscitato ulteriori critiche. La loro partecipazione è stata vista come un segno di approvazione delle politiche repressive del nuovo leader. Inoltre, la parodia che ne è seguita ha solo peggiorato la percezione pubblica, mettendo in luce un governo apparentemente più interessato alla sua immagine che alla risoluzione dei problemi interni.
Le Relazioni con la Russia
Recentemente, il presidente vietnamita To Lam ha accolto il presidente russo Vladimir Putin ad Hanoi, promettendo di rafforzare i legami per la pace e la stabilità della regione e del mondo.
I due leader hanno partecipato a un incontro bilaterale seguito da un briefing congiunto ai media. Durante la visita, Putin ha firmato accordi per la cooperazione in materia di istruzione, scienza e tecnologia, energia, cambiamento climatico e salute. Nonostante le speculazioni su possibili accordi di armi, l’attenzione sembra essere stata rivolta a settori civili più che militari.
Conclusione
L’ascesa di Lam al potere e la visita di Putin evidenziano una dinamica complessa nelle relazioni internazionali del Vietnam. Mentre il governo vietnamita continua a reprimere le libertà civili interne, cerca anche di mantenere e rafforzare alleanze strategiche cruciali come quella con la Russia. La comunità internazionale deve rimanere vigile e pronta a denunciare le violazioni dei diritti umani, mentre osserva attentamente le mosse diplomatiche del Vietnam. La situazione richiede una delicata bilanciamento tra pressione esterna e dialogo, per proteggere i diritti e le libertà del popolo vietnamita e mantenere la stabilità regionale.