L’ex governatore di Ninive, Najm Al-Jubouri, ha negato le recenti affermazioni di Papa Francesco su un tentato attentato durante la sua visita in Iraq, dichiarando che non ci furono minacce alla sicurezza.

Papa Francesco, in un estratto della sua prossima autobiografia pubblicato dal quotidiano italiano Corriere della Sera, ha rivelato che un attentato suicida era stato pianificato durante la sua storica visita in Iraq nel marzo 2021. Secondo il Papa, la polizia lo informò che “almeno due attentatori suicidi erano diretti a un evento a cui avrebbe dovuto partecipare”. Tra i dettagli condivisi, il Pontefice ha citato una donna con esplosivi diretta a Mosul e un camion che si muoveva con intenti simili. Secondo il racconto, l’intelligence britannica avrebbe avvisato il Vaticano, e le autorità irachene avrebbero neutralizzato la minaccia.

Najm Al-Jubouri, che al tempo della visita papale era responsabile della provincia di Ninive, ha respinto categoricamente le affermazioni. “La visita del Papa è stata pianificata con la massima cura, senza alcuna minaccia o incidente di sicurezza,” ha dichiarato.

Al-Jubouri ha spiegato che i preparativi coinvolsero personale di sicurezza locale, forze irachene, britanniche, americane e squadre specializzate di intelligence. “Non ci sono stati rapporti che indicassero minacce alla vita del Papa,” ha aggiunto, sottolineando che qualsiasi segnale di pericolo avrebbe portato alla cancellazione immediata della visita, secondo i protocolli internazionali.

“Durante quel periodo, Ninive godeva di un alto livello di sicurezza e stabilità,” ha proseguito Al-Jubouri. “Non solo Papa Francesco visitò la città, ma anche il presidente francese Emmanuel Macron, che poté muoversi liberamente nella città vecchia senza incidenti.”

“…durante quel periodo, Ninive godeva di un alto livello di sicurezza
e stabilità (…) sono tentativi di alcune entità di sicurezza
francesco a ninive
di ottenere attenzione mediatica”.

Najm Al-Jubouri

L’ex governatore ha ipotizzato che queste affermazioni possano derivare da “tentativi di alcune entità di sicurezza di ottenere attenzione mediatica” o da “informazioni errate ricevute dal Papa.” Ha concluso affermando: “Non abbiamo mai sentito parlare di un tentativo simile, né abbiamo visto prove in tal senso.”

La visita di Papa Francesco in Iraq è stata un momento storico, segnando la prima volta che un Pontefice metteva piede nel paese. Durante il suo viaggio, ha visitato località simboliche come Mosul, Alqosh e Hamdaniya, portando un messaggio di pace e speranza a una regione devastata dalla guerra e dal terrorismo.

Le dichiarazioni contrastanti tra Papa Francesco e Al-Jubouri mettono in luce le sfide e le complessità del contesto di sicurezza in Iraq. Mentre la possibilità di un attentato non sorprende data la fragilità della situazione nel 2021, resta aperta la questione della mancanza di documentazione o conferme ufficiali da parte delle autorità irachene.

Le affermazioni del Papa, supportate da dettagli specifici forniti dall’intelligence britannica, contrastano con la smentita netta delle autorità locali. Il mistero sull’eventuale attentato resta, alimentando il dibattito sul livello di rischio effettivamente corso durante una delle visite più audaci del Pontificato di Francesco.