Il 27 ottobre 2024, il Seminario Minore “Immaculate Conception” di Agenegabode, nello Stato di Edo, Nigeria, è stato teatro di un drammatico evento. Verso le 19:00, un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione nella struttura, sparando in aria e sequestrando due studenti. Il rettore del seminario, don Thomas Oyode, udendo gli spari, è intervenuto coraggiosamente, offrendo sé stesso in cambio della liberazione dei giovani. I rapitori hanno accettato lo scambio, portando via il sacerdote nella boscaglia.
Dopo undici giorni di prigionia, il 7 novembre, don Thomas è stato finalmente liberato. La diocesi di Auchi ha confermato la notizia, aggiungendo che il sacerdote è attualmente ricoverato in ospedale per accertamenti. La liberazione coincide simbolicamente con il nono anniversario della sua ordinazione sacerdotale.
Durante la detenzione di don Thomas, le autorità hanno arrestato due sospetti in relazione al rapimento, accusati di rapina a mano armata, sequestro di persona e furto d’auto. La polizia ha dichiarato di aver intrapreso tutte le azioni necessarie per garantire la rapida liberazione del sacerdote.
Questo episodio mette in luce la crescente insicurezza che affligge la Nigeria, dove i rapimenti a scopo di riscatto sono diventati una piaga diffusa. La Chiesa cattolica, in particolare, è stata spesso bersaglio di tali attacchi, con numerosi sacerdoti e religiosi sequestrati negli ultimi anni.
La liberazione di don Thomas è stata accolta con gioia e sollievo dalla comunità locale e dalla Chiesa nigeriana. Tuttavia, l’episodio evidenzia la necessità urgente di affrontare le cause profonde dell’insicurezza nel Paese e di proteggere le istituzioni religiose e educative da ulteriori attacchi.
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