La Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, istituita dalle Nazioni Unite nel 1987, ricorre oggi con il tema “Le prove sono chiare: bisogna investire nella prevenzione”. In questo contesto, Papa Francesco ha dedicato la catechesi all’udienza generale in Piazza San Pietro a questa piaga sociale, riflettendo sulla necessità di un approccio compassionevole e deciso contro la tossicodipendenza.
Francesco ha citato San Paolo ai Corinti, sottolineando che la libertà non deve portare alla schiavitù delle droghe. Ogni persona, anche il tossicodipendente, conserva la propria dignità come figlio di Dio e merita ascolto e cura. Il Papa ha ribadito che la liberalizzazione delle droghe non è la soluzione, contrariamente a quanto proposto in alcuni paesi. La vera risposta sta nella prevenzione, come dimostrato dalle comunità di recupero ispirate al Vangelo e dagli sforzi delle Conferenze episcopali per promuovere politiche giuste.
Francesco ha esortato tutti a impegnarsi nella lotta contro la produzione e il traffico di droga, definendo i trafficanti come “assassini” spinti dalla logica del potere e del denaro. Ha richiamato l’importanza della prevenzione, citando esempi di iniziative come la rete PLAPA e le riunioni dei vescovi dell’Africa Australe per potenziare i giovani come agenti di pace e speranza.
Il Pontefice ha concluso invitando a pregare per la conversione di coloro che diffondono la droga e a non restare indifferenti di fronte alla tragica situazione della tossicodipendenza e dello scandalo del traffico illecito. Agire con compassione e determinazione è un dovere morale per tutti