Mentre i governi europei giocano a scaricarsi le responsabilità, migliaia di uomini, donne e bambini attraversano un inferno fatto di torture, stupri, espianti di organi e morte. L’Italia è complice di questo sistema criminale, ma non è sola: l’Europa intera ha costruito un meccanismo cinico e ipocrita per chiudere gli occhi, respingere e delegare il lavoro sporco ai governi e alle milizie libiche.

Questa è la realtà dietro la retorica della “difesa delle frontiere”, una propaganda che criminalizza chi cerca di sopravvivere e protegge chi guadagna sul sangue dei migranti.

La rotta della morte e l’industria della sofferenza

Partire dall’Africa è un biglietto di sola andata per la disperazione. I migranti non affrontano il viaggio per scelta, ma per necessità: guerre, dittature, carestie, cambiamenti climatici che devastano l’agricoltura e rendono interi territori invivibili. Ma l’Europa, invece di affrontare le cause delle migrazioni, si preoccupa solo di bloccarle, a qualunque costo.

Il Deserto: Il primo muro d’Europa

Il primo confine europeo non è il Mediterraneo, ma il deserto del Sahara. L’Unione Europea finanzia governi e gruppi armati in Niger, Ciad e Sudan per impedire ai migranti di arrivare fino alla Libia.

• Migliaia di persone vengono intercettate e abbandonate nel deserto senza acqua né cibo, condannate a morte certa.

• Altri vengono arrestati e spediti in prigioni locali, in condizioni disumane.

L’Europa paga per tutto questo, sotto forma di accordi di “cooperazione” con regimi noti per violazioni dei diritti umani.

L’obiettivo è chiaro: tenere i migranti lontani dagli occhi degli europei, lasciarli morire senza che nessuno se ne accorga.

La Libia: Il Lager Finanziato dall’Occidente

Se il deserto non li uccide, la Libia li massacra.

• I migranti vengono sequestrati dalle milizie e rinchiusi nei lager ufficiali (gestiti dal governo) o nei centri clandestinicontrollati dalle bande criminali.

• Le donne vengono stuprate sistematicamente, spesso davanti ai propri compagni di viaggio. Molte rimangono incinte e partoriscono bambini dello stupro, neonati che nessuno vuole e che spesso finiscono nelle mani dei trafficanti.

I bambini stessi vengono violentati, ridotti in schiavitù o venduti come merce umana.

Nel 2017, la CNN ha rivelato che in Libia gli esseri umani vengono venduti all’asta, esattamente come accadeva nei mercati degli schiavi secoli fa. Ma l’Europa ha ignorato il problema e ha continuato a finanziare la Guardia Costiera libica, un gruppo criminale mascherato da forza di sicurezza.

Il traffico di organi: Corpi umani come risorse

Uno degli aspetti più terrificanti della rotta migratoria è il traffico di organi.

• Chi non può pagare il riscatto ai trafficanti viene ucciso e smembrato. I suoi organi vengono venduti a clienti in Europa, Asia e Medio Oriente.

• Alcuni migranti vengono fatti sparire nelle prigioni segrete, altri muoiono in condizioni di detenzione disumane e i loro corpi non vengono mai restituiti alle famiglie.

Questa è una industria multimiliardaria che si alimenta dell’indifferenza europea.

L’ipocrisia dell’Europa: Accordi criminali e propaganda

Mentre le ONG vengono accusate di “favorire l’immigrazione illegale”, i governi europei negoziano con le stesse organizzazioni criminali che sequestrano e torturano i migranti.

L’Unione Europea finanzia i carnefici

• Nel 2017, l’UE ha stretto accordi con la Libia per fermare i migranti, dando milioni di euro alle milizie che controllano i lager.

• I governi europei hanno creato una narrazione perversa: le ONG sarebbero “complici degli scafisti”, mentre le milizie libiche, responsabili di stupri e torture, sarebbero i “guardiani delle frontiere”.

L’Italia e il Caso Almasri: Protezione per un criminale di guerra

Nel gennaio 2025, l’Italia ha liberato e rimpatriato con un volo di Stato Osama Almasri, comandante della prigione di Mitiga e responsabile di omicidi, stupri e torture di massa.

Come è possibile che un criminale ricercato dalla Corte Penale Internazionale sia stato liberato, mentre le ONG vengono trattate come nemiche dello Stato?

L’Italia ha scelto di sottomettersi alle milizie libiche, di cui Almasri è un elemento chiave. La sua estradizione avrebbe scatenato reazioni pericolose da parte delle bande che controllano il traffico di esseri umani, mettendo a rischio gli accordi segreti tra Roma e Tripoli.

Chi sono allora i veri complici dei trafficanti?

Non le ONG, che salvano vite, ma i governi che pagano criminali per gestire i migranti con la tortura e l’estorsione.

L’Ipocrisia della Demografia: L’Europa Ha Bisogno di Migranti, Ma Li Lascia Morire

L’Europa è in crisi demografica. Non fa più figli, non ha abbastanza lavoratori per sostenere il proprio sistema economico, eppure respinge chi potrebbe contribuire al suo futuro.

La contraddizione dei sovranisti

• I governi di destra gridano all’“invasione”, ma poi si lamentano della carenza di manodopera.

• Dicono che “gli immigrati ci tolgono il lavoro”, ma in realtà sono gli unici a svolgere i lavori che gli europei non vogliono più fare.

Gli immigrati non vogliono rimanere in Italia, ma vengono comunque perseguitati come se fossero una minaccia.

L’incoerenza della politica italiana

L’Italia ha bisogno di lavoratori, ma rifiuta di accoglierli.

Giorgia Meloni, madre e premier, lascia affogare i bambini in mare per assecondare un elettorato razzista e cinico.

Il governo si vanta di “difendere i confini”, ma in realtà sta lasciando il Paese senza futuro.

Il richiamo di Papa Francesco

Papa Francesco ha più volte espresso la sua preoccupazione per la situazione dei migranti in Libia. In un appello accorato, ha dichiarato: “Esprimo dolore e preoccupazione per le condizioni disumane in cui versano tanti rifugiati, costretti a fuggire dalla violenza e dalla povertà, e chiedo alla comunità internazionale di aiutare e proteggere questi nostri fratelli e sorelle” 

Il tradimento dei valori umani

L’Europa ha tradito i suoi valori. Ha scelto la via della repressione e della complicità con i criminali invece di affrontare la realtà con intelligenza e umanità.

Il caso Almasri dimostra che non c’è alcuna volontà di combattere i veri trafficanti, ma solo di gestire il problema con ipocrisia e propaganda.

La domanda è una sola: quanto tempo ancora possiamo fingere di non vedere?