Israele si trova in stato di massima allerta dopo le recenti dichiarazioni provenienti dall’Iran che annunciano l’intenzione di lanciare un attacco diretto nelle prossime ore. Questo sarebbe in risposta all’assassinio di Ismail Haniyeh, leader politico di Hamas, avvenuto nella capitale iraniana, Teheran. Secondo le stime, l’attacco potrebbe avvenire nelle prossime 24-72 ore, aumentando notevolmente le tensioni nella regione.
Escalation iraniana e risposta israeliana
Il leader supremo iraniano, Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato sui social media che è dovere dell’Iran vendicare la morte di Haniyeh, ucciso nel sonno in un appartamento del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche. Secondo il Pentagono, si prevede che l’attacco iraniano includerà il lancio di droni, missili balistici e missili da crociera, con obiettivi principali come Haifa e Tel Aviv.
In risposta a questa escalation, Israele ha adottato diverse misure preventive. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno cancellato tutte le licenze dei soldati nelle unità combattenti, il Ministero della Salute ha elevato il livello di allerta e diverse fabbriche contenenti materiali pericolosi vicino al confine libanese sono state chiuse. Anche le compagnie aeree internazionali hanno ricevuto istruzioni di sospendere i voli verso Israele fino a nuovo avviso, e ai cittadini è stato consigliato di rimanere vicino alle aree protette.
Implicazioni regionali e internazionali
Questo aumento delle tensioni potrebbe innescare un conflitto più ampio nella regione, soprattutto se le milizie sostenute dall’Iran in Yemen, Iraq, Siria e Libano dovessero unirsi all’attacco. Gli Stati Uniti hanno ribadito il loro impegno a sostenere Israele nella difesa del proprio territorio, sottolineando l’importanza di contenere l’escalation per evitare un aggravarsi della situazione.
Preparativi e reazioni in Libano
In Libano, il governo ha adottato misure precauzionali per far fronte all’escalation delle tensioni. La presenza dell’esercito libanese è stata rafforzata nelle aree di confine con Israele per garantire che non si verifichino incursioni o provocazioni che possano portare a un’escalation militare. Le forze di sicurezza sono in stato di massima allerta e le pattuglie sono state intensificate nelle aree sensibili.
Nel frattempo, il governo libanese ha esortato tutte le parti a esercitare moderazione e a evitare l’escalation, sottolineando la necessità di mantenere la pace e la stabilità nella regione. Ha anche richiesto l’intervento della comunità internazionale per prevenire un peggioramento della situazione e per lavorare verso una soluzione politica della crisi.
Inoltre, sono stati preparati rifugi e strutture mediche per far fronte a qualsiasi emergenza, e ai cittadini è stato chiesto di rimanere pronti e di seguire le istruzioni delle autorità locali in caso di sviluppi imprevisti. Queste misure riflettono la preoccupazione del Libano per le possibili ripercussioni di questa escalation sulla sicurezza e sulla stabilità interna.
Ripresa dei combattimenti al confine meridionale
Sono ripresi gli scontri al confine meridionale del Libano, con due membri di Hezbollah uccisi. Il lancio di proiettili incendiari su Kfar Kila ha distrutto quattro case, e la città è stata bombardata quotidianamente negli ultimi dieci mesi. Il “Financial Times” ha riportato, basandosi su immagini satellitari, che il nord del territorio palestinese occupato ha subito gravi danni a causa degli scontri con Hezbollah.
Conseguenze per le compagnie aeree
In seguito ai combattimenti in Libano, la compagnia aerea greca ha cancellato tutti i voli verso Israele e Beirut per motivi di sicurezza. L’annuncio si inserisce in una serie di decisioni simili da parte di altre compagnie aeree internazionali, che hanno sospeso i voli da e per Tel Aviv temendo reazioni da parte di Hezbollah e dell’Iran dopo l’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, e del leader di Hezbollah, Fouad Shukr, a Beirut. Tra le compagnie che hanno sospeso i voli vi sono Lufthansa, Ita Airways, United, Delta, British Airways, LOT Polish Airlines e Flydubai.
Visita del Ministro degli Esteri di Giordania in Iran
Il Ministro degli Esteri giordano, Ayman Safadi, è arrivato in Iran per trasmettere un messaggio da parte di Stati Uniti e Israele. In cambio, Safadi porterà un messaggio importante e molto raro dall’Iran, oltre a un altro messaggio per la stessa Giordania. Secondo fonti locali, ai dipendenti internazionali delle ambasciate e delle organizzazioni internazionali è stato consigliato di non preoccuparsi se questa notte vedranno missili nel cielo, poiché saranno lanciati dall’Iran verso Israele. Inoltre, è stato comunicato che tutti i voli da e per la Giordania, tranne quelli di estrema necessità, sono stati sospesi.
In ogni caso ci saranno danni e speriamo né morti, né feriti…