Antonio Francesco Franco, meglio noto come “Dr. Aesthetic Franco”, è diventato il centro di uno dei più gravi scandali legati alla chirurgia estetica in Italia. Popolare sui social media, il giovane medico, laureato in Romania e privo di specializzazioni certificate in chirurgia plastica, si era costruito un’immagine di successo online grazie a immagini patinate di seni perfetti e corpi scolpiti. Tuttavia, dietro le quinte di questa facciata, le sue pratiche si sono rivelate devastanti per decine di pazienti, tanto da attirare su di lui l’attenzione della magistratura e dei media.
Le accuse e la fuga all’estero
Il caso è esploso nel 2024 quando oltre 70 denunce contro Franco sono arrivate alle procure di Brindisi, Napoli, Bari e Caserta. Le accuse spaziano dalla truffa alle lesioni colpose aggravate. I pazienti coinvolti riportano interventi falliti con conseguenze disastrose: lesioni cicatriziali permanenti, necrosi, setticemie e danni estetici irreversibili. In alcuni casi, le pazienti hanno sviluppato aderenze interne così gravi da compromettere anche la loro possibilità di avere figli .
Quando le prime denunce sono diventate pubbliche e le indagini si sono intensificate, il chirurgo ha lasciato l’Italia, rendendosi irreperibile. Alcune indiscrezioni lo collocavano a Dubai, ma dopo alcuni mesi Franco è rientrato in Italia, riapparendo sui social per difendersi e sostenere di essere vittima di diffamazione. Nonostante la gravità delle accuse, non sono stati presi provvedimenti cautelari nei suoi confronti né dall’Ordine dei Medici né dalle procure coinvolte, anche se è in corso un procedimento disciplinare avviato dall’Ordine dei Medici di Bari .
Testimonianze delle vittime
Numerose pazienti hanno raccontato esperienze drammatiche ai media. Una delle prime a denunciare è stata Daniela Sciarra, che ha subito danni fisici e psicologici in seguito a un intervento. Ha descritto la sua esperienza come un “incubo”, ricordando come durante l’operazione l’anestesia locale fosse terminata, lasciandola urlare dal dolore mentre il chirurgo la ignorava .
Altri pazienti hanno raccontato storie di vite rovinate: una ragazza giovanissima rischia di non poter più avere figli a causa delle complicazioni post-operatorie; alcune donne sono state lasciate dai mariti per l’aspetto sfigurato dopo gli interventi, e in molti casi, il dottore avrebbe tagliato ogni contatto con loro, sparendo dai social e dal suo studio senza fornire spiegazioni o assistenza .
L’inchiesta giornalistica e la protesta di Antonio Loconte
Il giornalista Antonio Loconte, direttore della testata “Quinto Potere”, è stato tra i primi a portare alla luce le malefatte di Franco, trasformando l’inchiesta giornalistica in un vero e proprio caso giudiziario. Tuttavia, per protestare contro la lentezza della giustizia e la mancanza di interventi tempestivi da parte delle autorità, Loconte si è autosospeso dalla direzione della sua testata per qualche settimana. La sua decisione ha attirato l’attenzione mediatica e ha sollevato interrogativi sull’efficacia dei controlli nel campo della chirurgia estetica in Italia .
Il ruolo dei medici legali e dei periti
Il caso ha visto l’intervento del dottor Pasquale Bacco, medico legale, che ha supportato molte delle vittime nel documentare i danni riportati. Le perizie mediche presentate parlano di lesioni cicatriziali patologiche, retrazioni muscolari e colonizzazioni infettive. In alcuni casi, le ferite post-operatorie hanno portato a setticemie potenzialmente letali. Questo ha spinto le procure a nominare periti indipendenti per valutare l’entità dei pregiudizi fisici e funzionali subiti dai pazienti di Franco .
La clinica di Trani sospesa dai NAS
Dopo il rientro di Franco in Italia, ha tentato di riprendere le sue attività mediche aprendo una clinica a Trani, ma questa è stata prontamente sospesa dai Carabinieri del N.A.S. di Bari a causa di gravi irregolarità e mancanza di autorizzazioni. La clinica, attiva solo per poche settimane, è stata chiusa dopo che due giovani pazienti hanno denunciato complicazioni derivanti da un trattamento estetico effettuato da Franco senza le dovute precauzioni sanitarie .
Il dubbio sulla sua laurea e il legame familiare
A complicare ulteriormente la situazione, ci sono anche forti dubbi sulla validità del titolo accademico di Franco. Sembra che abbia conseguito la laurea in Romania con “agevolazioni” ottenute grazie all’intervento della madre, la cantante rumena Haiducii, famosa per il tormentone “Dragostea din tei”. Alcuni dei diplomi in suo possesso, utilizzati per promuoversi come esperto di chirurgia estetica, si sono rivelati falsi o ottenuti con mezzi irregolari .
Il futuro del caso
Attualmente, Franco è libero e continua a proclamare la sua innocenza, nonostante le gravi accuse e le testimonianze raccolte contro di lui. Il caso rimane aperto, e le vittime attendono che la giustizia faccia finalmente il suo corso, mettendo fine a una vicenda che ha distrutto la vita di molte persone e minato la fiducia nei confronti di un settore che dovrebbe garantire sicurezza e professionalità.