Il regista italo americano Martin Scorzese si è cimentato in una serie di realizzazioni cinematografiche dove narra la figura di otto santi con un approccio introspettivo e umano che si distanzia dallo stile leggendario ed epico di alcune agiografie del passato.
Martin Scorsese, cresciuto nella Little Italy di New York, ha sempre nutrito una profonda curiosità per le figure dei santi che osservava nella Basilica di San Patrizio. Questa fascinazione lo ha portato a realizzare “Martin Scorsese Presents: The Saints”, una serie docudrammatica in otto episodi che debutta su Fox Nation. La serie esplora le vite di santi come Giovanna d’Arco, Francesco d’Assisi, Giovanni Battista, Tommaso Becket, Maria Maddalena, Mosè il Nero, San Sebastiano e Massimiliano Kolbe, evidenziando la loro umanità e le imperfezioni che rendono i loro sacrifici ancora più significativi.
Scorsese sottolinea che il cinema è per lui un dono divino, un mezzo attraverso cui esprimere la creatività e raccontare storie profonde. Nonostante le sfide incontrate nella realizzazione dei suoi film, considera ogni progetto un atto di grazia. Attualmente, il regista sta valutando diversi progetti futuri, tra cui un adattamento cinematografico di “Home” di Marilynne Robinson e storie legate alle origini della sua famiglia. Con l’avvicinarsi del suo 82º compleanno, Scorsese riflette sull’importanza del tempo e sulla necessità di dedicarsi a progetti che abbiano un significato profondo.
La sua recente visita in Sicilia, terra d’origine dei suoi nonni, ha rafforzato il legame con le sue radici e alimentato il desiderio di raccontare storie che esplorino le esperienze degli immigrati italiani. Inoltre, Scorsese continua a essere ispirato da opere cinematografiche contemporanee, come “I Saw the TV Glow” di Jane Schoenbrun, che ha trovato emotivamente potenti.
In un’epoca di tensioni politiche e sociali, Scorsese vede un’opportunità per un cambiamento positivo attraverso il dialogo e la comprensione reciproca. La sua visione del cinema come espressione della grazia divina lo guida nella creazione di opere che non solo intrattengono, ma offrono anche profonde riflessioni sull’umanità e sulla spiritualità.