Nel corso dell’Angelus del 4 febbraio scorso, Papa Francesco ha rivolto un saluto alle popolazioni dell’estremo Oriente che celebreranno il loro Capodanno secondo il calendario lunare cinese. Dopo il suo inedito viaggio in Mongolia, si continua a sperare in un ulteriore riavvicinamento del Vaticano con la Cina.
Il Capodanno cinese già iniziato il 25 gennaio. Questa data segna l’inizio dell’Anno del Drago culminando con la “Festa delle Lanterne” che cade oggi 8 febbraio. Durante questo periodo, molte comunità cinesi in tutto il mondo si sono riunite per festeggiare con eventi speciali, spettacoli tradizionali, cibo da festa e altre attività culturali.
Il pensiero del Papa manifesta la volontà della Santa Sede di riavvicinarsi al mondo asiatico e soprattutto alla Cina per superare una lunga stagione di diffidenze e ostilità.
La Chiesa in Cina ha sicuramento sofferto gravi persecuzioni ed emarginazioni sentendosi costretta al silenzio.
I recenti accordi della Santa Sede, abbastanza accondiscendenti con la Cina sulle nomine dei vescovi, vogliono guardare lontano.
Si spera, infatti, in un futuro di reciprocità e libertà religiosa, benché le aperture della Santa Sede lascino oggi perplessi, coloro che fino a ieri hanno vissuto da cristiani da catacomba.
La società globalizzata, inoltre, non può permettere più a lungo alla Cina di assumere un atteggiamento di chiusura verso le religioni, retaggio dell’ideologia marxixta-lenilista.
Per il cattolicesimo in particolare, la questione è anche politica perché l’autorità del Papa è concepita dal Partito, il cui segretario è Xi Jinping, come un contropotere allo Stato.
È infatti complicato capire il principio di autonomia delle realtà secolari che pur affondando le sue radici nel Vangelo stesso (cfr. Mt 22,21) è stato sviluppato soprattutto dal Vaticano II in poi.
Fa sorridere, ma la pagine Google-Italia è oscurata in Cina a causa dei timori sul Vaticano.
Il Drago è un simbolo venerato nella cultura cinese, associato a potenza, prosperità e buona fortuna.
La Chiesa spera che l’anno in cui il Drago assume il suo posto centrale nel calendario porti con sé cambiamenti positivi e successo.
Dal punto di vista sociale, l’Anno del Drago offre infatti l’opportunità di promuovere la generosità e l’aiuto reciproco.
Molte comunità organizzano attività benefiche e donazioni per coloro che sono meno fortunati, incorporando l’essenza del Drago come creatura benevola e generosa.
Sotto il prisma religioso, le celebrazioni dell’Anno del Drago sono intrise di significati spirituali. Le pratiche tradizionali come la visita ai templi, le preghiere e le cerimonie offrono un’occasione per riflettere e cercare benedizioni per il futuro.
La fede nelle forze positive rappresentate dal Drago sottolinea la connessione tra la sfera spirituale e la vita quotidiana.
L’Anno del Drago in Cina è quindi un’occasione di unire passato, presente e futuro in un abbraccio caloroso e positivo nel quale la Chiesa non vuole sottrarsi.
speriamo bene. Non c’è ancora una totale reciprocità Molta ignoranza e diffidenza da parte del governo cinese.