Papa Francesco, il 15 dicembre, compirà un viaggio lampo in Corsica, isola mai visitata dai suoi predecessori. Il 47° viaggio apostolico del Pontefice, della durata di appena 12 ore, ruoterà intorno a due temi centrali: la pietà popolare come motore di evangelizzazione e il Mediterraneo, crocevia di speranze e conflitti. Una scelta significativa che, ancora una volta, sottolinea l’attenzione del Papa per i luoghi e le esperienze di fede capaci di testimoniare la vitalità del cristianesimo in un’epoca di crescente secolarizzazione.

La pietà popolare come veicolo di evangelizzazione

La principale motivazione del viaggio, come spiegato dal direttore della Sala Stampa Vaticana Matteo Bruni, è il sostegno alla pietà popolare corsa. Processioni, confraternite, canti e tradizioni locali costituiscono un patrimonio spirituale che, pur radicato in un contesto culturale unico, ha un valore universale. Il Congresso La religiosité populaire en Méditerranée, organizzato dal cardinale François-Xavier Bustillo, arcivescovo di Ajaccio, sarà il cuore della visita. In questo incontro, che riunisce oltre 400 partecipanti tra vescovi, accademici e rappresentanti delle Chiese mediterranee, Papa Francesco terrà il suo primo discorso della giornata, in italiano.

La devozione popolare viene riletta dal Papa non solo come una tradizione da preservare, ma come un antidoto alla crisi della fede in Europa. In un continente segnato dal calo delle vocazioni e dei sacramenti, la pietà popolare diventa uno spazio privilegiato per riscoprire la fede come esperienza comunitaria e vivificante. La Corsica, con il suo 90% di cattolici, rappresenta un esempio virtuoso. Le confraternite, in particolare, non solo preservano le tradizioni, ma attraggono giovani, proponendosi come luoghi di convivialità e solidarietà.

La Corsica e il Mediterraneo: terra e mare di speranza e conflitto

Il viaggio di Papa Francesco si inserisce nel quadro della sua costante attenzione per il Mediterraneo, visto come un “mare di umanità” segnato da grandi sfide. Da una parte, le tragedie delle migrazioni e i conflitti che devastano le sue sponde; dall’altra, la bellezza naturale e culturale delle sue terre e la loro vocazione a essere ponti di dialogo e pace. Anche in Corsica, Francesco non mancherà di affrontare temi che intersecano la geopolitica e la pastorale, dalla crisi ambientale ai conflitti in Medio Oriente e in Europa.

L’incontro conclusivo con il presidente francese Emmanuel Macron, all’aeroporto di Ajaccio, è carico di attese. È prevedibile che il dialogo toccherà questioni globali come la guerra in Ucraina, le tensioni in Medio Oriente e il ruolo dell’Europa nella costruzione della pace. La Corsica, terra di frontiera tra Italia e Francia, diventa così uno scenario simbolico per riaffermare l’impegno della Chiesa nella promozione di una cultura dell’incontro.

Il ruolo di Maria nella fede corsa: la Madonnuccia

Un momento significativo del viaggio sarà la sosta del Papa davanti alla statua della Madonnuccia, figura mariana profondamente venerata in Corsica. Secondo la tradizione, la Madonnuccia salvò l’isola dalla peste nel 1656, durante il dominio genovese. Questo gesto del Papa conferma l’attenzione per le manifestazioni locali della fede mariana, che nelle loro specificità culturali e storiche riflettono la dimensione universale della Chiesa.

Una missione breve ma significativa

Con questo viaggio, Papa Francesco aggiunge una nuova tappa al suo impegno pastorale verso i confini della Chiesa e del mondo. Pur breve, la visita ad Ajaccio è ricca di significati simbolici: dal sostegno alla pietà popolare come via per risvegliare la fede, alla riflessione sulle sfide del Mediterraneo.

In un momento storico segnato da profonde divisioni, l’invito del Pontefice a guardare alle radici della fede e a costruire ponti tra culture e religioni risuona con forza. La Corsica, terra di devozione e bellezza, diventa così il luogo in cui i segni di speranza si intrecciano con le ferite del mondo, ricordando a tutti che, come spesso sottolinea Francesco, “la periferia è il centro”.