Le condizioni di Papa Francesco continuano a migliorare. Il bollettino medico diffuso dalla Sala Stampa Vaticana nella serata del 26 febbraio ha confermato che la lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata, mentre la TAC toracica ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare. Il Pontefice prosegue con l’ossigenoterapia ad alti flussi e la fisioterapia respiratoria, senza manifestare crisi respiratorie.

Il dodicesimo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli ha visto Francesco ricevere l’Eucaristia al mattino e dedicarsi nel pomeriggio ad alcune attività lavorative, segno che la sua salute sta lentamente riprendendo vigore. Tuttavia, la prognosi rimane riservata, a dimostrazione della prudenza con cui i medici stanno gestendo il quadro clinico del Santo Padre.

La Chiesa in preghiera: folla di fedeli e cardinali in piazza San Pietro

Mentre il Papa prosegue il suo recupero, la Chiesa non ha smesso di stringersi attorno a lui con la preghiera. Nella giornata di ieri, centinaia di fedeli si sono ritrovati in Piazza San Pietro, raccogliendosi in momenti di preghiera spontanea e veglie organizzate da parrocchie e associazioni cattoliche.

Significativa la presenza di numerosi cardinali, giunti per testimoniare la vicinanza dell’intero Collegio Cardinalizio al Pontefice. Tra loro, il Segretario di Stato Pietro Parolin, il prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede Víctor Manuel Fernández e il cardinale arciprete della Basilica di San Pietro Mauro Gambetti, che hanno presieduto momenti di preghiera e recitato il Rosario per la pronta guarigione di Francesco.

La partecipazione del mondo cattolico è stata massiccia anche nelle diocesi di tutto il mondo, con celebrazioni speciali, adorazioni eucaristiche e Messe dedicate alla salute del Papa. Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, ha ricordato che “tutta la Chiesa italiana è spiritualmente unita al Papa in questi giorni difficili, affidandolo alla protezione della Vergine Maria”.

Francesco torna al lavoro: cause di canonizzazione e commissione per la trasparenza sulle donazioni

Nonostante la degenza ospedaliera, Papa Francesco ha ripreso a seguire da vicino le questioni della Santa Sede. Nel pomeriggio di ieri, ha esaminato alcuni dossier riguardanti cause di canonizzazione, un tema a lui molto caro e che, già nei mesi scorsi, aveva visto una particolare attenzione verso figure di laici e missionari che hanno dedicato la loro vita agli ultimi.

Ma il Pontefice ha anche mostrato di non voler interrompere il suo impegno per la trasparenza finanziaria in Vaticano. Tra i documenti visionati c’era anche una relazione sulla nuova commissione per la trasparenza nella destinazione delle donazioni alla Santa Sede, che mira a rafforzare i controlli sulla gestione dei fondi destinati alle opere di carità e all’evangelizzazione. Un ulteriore passo nel percorso già avviato da Francesco per rendere le finanze vaticane più chiare e accessibili.

Secondo fonti interne al Vaticano, il Papa avrebbe espresso il desiderio di tornare presto al lavoro a pieno ritmo, pur seguendo i consigli dei medici che lo invitano a procedere con cautela.

Un segnale di speranza per la Chiesa

L’evoluzione positiva dello stato di salute di Papa Francesco è un segnale di speranza per la Chiesa e per i fedeli di tutto il mondo, che continuano a pregare per il suo recupero completo.

L’affetto e la vicinanza dimostrati in questi giorni confermano ancora una volta il forte legame tra il Pontefice e il popolo di Dio. Il messaggio che emerge da questa prova è chiaro: la Chiesa è viva, unita e solidale con il suo Pastore, pronta ad accompagnarlo in ogni difficoltà con la forza della fede e della preghiera.