Il 14 dicembre, Papa Francesco ha visitato la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma per incontrare i partecipanti al tradizionale presepe vivente, una delle più amate tradizioni natalizie che ogni anno riunisce le comunità cristiane per celebrare il mistero dell’Incarnazione. Durante l’incontro, il Santo Padre ha espresso il suo profondo messaggio di gioia, speranza e amore che il Natale porta con sé, un messaggio che attraversa la tenerezza del Bambino Gesù, l’amore materno della Madonna e l’esempio di San Giuseppe.

Il Papa ha subito manifestato la sua gioia di essere insieme a coloro che, con dedizione e impegno, avevano dato vita al presepe vivente, che rappresenta non solo un atto di fede, ma anche una testimonianza concreta della bellezza del Natale. “Vi saluto con gioia in questo clima di Natale, perché il Natale sempre ci porta gioia”, ha esordito Francesco. Per lui, infatti, il Natale è molto di più di una festa commerciale o familiare: è un incontro con la tenerezza e la speranza che solo la nascita di Cristo può suscitare nei cuori. Un Bambino che nasce, un piccolo Gesù che porta la speranza e la promessa di una nuova vita per tutti.

Il Papa ha poi continuato a riflettere su ciò che il Natale rappresenta nel suo significato più profondo. “Il Natale ci porta la tenerezza di un Bambino”, ha affermato, facendo riferimento all’immagine del piccolo Gesù, che rappresenta la vulnerabilità e la purezza, ma anche l’inizio di un grande progetto di salvezza per l’umanità. Questo Bambino, che il Papa ha visto nel presepe, è il segno tangibile della misericordia di Dio che si fa uomo, un Dio che si avvicina a noi con la sua tenerezza, offrendo speranza anche nei momenti più oscuri.

Il Natale, per Papa Francesco, non è solo un momento di riflessione personale, ma anche un’occasione per guardare alla famiglia come modello universale di amore e di speranza. “Ci porta la cura di una mamma, la Madonna che ci accompagna tutta la vita”, ha detto il Papa, parlando della figura della Madonna come madre che, con il suo amore incondizionato, guida e protegge ogni credente. La sua maternità è un segno di accoglienza e di sollecitudine, e il Papa ha invitato tutti a guardare alla Madonna non solo come madre di Gesù, ma anche come madre di ciascuno di noi, che ci sostiene nel nostro cammino di fede.

Un altro punto centrale del discorso è stato l’esempio di San Giuseppe, il padre adottivo di Gesù, che “ha lavorato sempre per portare la famiglia più avanti”. Il Papa ha messo in evidenza come San Giuseppe, nel silenzio e nella discrezione, sia stato una figura di dedizione e impegno per la crescita della Sacra Famiglia. La sua fede e il suo coraggio sono un modello per tutti i padri e per chiunque sia chiamato a fare sacrifici per il bene della propria famiglia. “Il messaggio del Natale è il messaggio di una famiglia: un bambino, la mamma, il papà”, ha aggiunto Francesco, invitando tutti a riflettere sul valore fondamentale della famiglia, che è il luogo in cui si coltivano i valori di amore, rispetto, sacrificio e solidarietà.

Nel suo discorso, Papa Francesco ha anche voluto ringraziare i partecipanti per la realizzazione del presepe vivente, un gesto di devozione che porta avanti la tradizione cristiana e che contribuisce a far riscoprire ogni anno il significato del Natale. “Grazie per questo presepe vivente”, ha detto, lodando l’impegno di tutti coloro che, con il loro lavoro, hanno reso possibile questa rappresentazione vivente della nascita di Gesù.

Infine, Papa Francesco ha voluto rivolgere a tutti un augurio di “un buon e santo Natale”. Un Natale che, ha precisato, non è solo un momento di festa, ma anche un’occasione per cercare la pace interiore. “Che il cuore di tutti voi sia in pace”, ha detto il Papa. A chi, per qualche motivo, non ha il cuore in pace, Francesco ha offerto un messaggio di speranza e di misericordia: “Dio perdona tutto e Dio perdona sempre! Non aver paura e chiedere perdono al Signore, perché Lui perdona tutto e sempre.” Un invito a non avere paura di aprirsi alla grazia di Dio, che è sempre pronta ad accogliere chi si pente sinceramente.

Nel suo invito alla preghiera, Papa Francesco ha proposto di recitare insieme l’Ave Maria, affinché la Madonna benedica tutti i partecipanti e li aiuti a vivere il Natale con cuore puro e ricolmo di speranza. Concludendo il suo incontro, il Papa ha impartito la sua benedizione, invocando la protezione di Dio Onnipotente su tutti i presenti: “Vi benedica Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen.”

Con queste parole, Papa Francesco ha ribadito ancora una volta il valore della tenerezza, della famiglia, del perdono e della speranza che il Natale porta con sé. Un messaggio che ci invita a vivere questo tempo di preparazione al Natale con il cuore aperto alla misericordia di Dio, pronto a ricevere il Bambino Gesù che nasce per noi.