Nella serata di lunedì 10 marzo, i medici che seguono Papa Francesco al Policlinico Gemelli hanno annunciato lo scioglimento della prognosi, un passo significativo che testimonia i miglioramenti registrati nel decorso della sua malattia. Tuttavia, la prudenza resta d’obbligo: la polmonite che ha colpito il Pontefice non è ancora completamente superata, e il quadro clinico nel suo complesso rimane delicato, pur senza evidenze di pericoli imminenti.
Il comunicato della Sala stampa della Santa Sede ha confermato questa mattina, martedì 11 marzo, che la notte è trascorsa in maniera tranquilla e che il Papa si è svegliato attorno alle 8. Durante la giornata, ha continuato a seguire le terapie farmacologica, respiratoria e motoria attiva e ha partecipato, seppur a distanza, agli Esercizi spirituali della Curia, guidati dal padre cappuccino Roberto Pasolini in Aula Paolo VI. Inoltre, ha trovato momenti di raccoglimento nella Cappellina situata nei pressi della sua camera al decimo piano dell’ospedale.
Stato di salute e gestione delle cure
Il bollettino medico diffuso nella serata di lunedì aveva evidenziato che le condizioni cliniche di Papa Francesco continuano a essere stabili e che i miglioramenti osservati nei giorni precedenti si sono ulteriormente consolidati. I risultati degli esami del sangue, unitamente alla valutazione clinica, hanno confermato la risposta positiva del Pontefice alla terapia farmacologica in corso.
Sebbene lo scioglimento della prognosi rappresenti un segnale incoraggiante, i medici hanno sottolineato la necessità di proseguire il trattamento farmacologico in ambiente ospedaliero per alcuni giorni ancora. Il decorso della polmonite e il quadro infettivo richiedono infatti un attento monitoraggio per evitare eventuali ricadute.
L’attività del Papa in ospedale
Anche nel contesto del ricovero, Papa Francesco ha mantenuto il suo impegno spirituale. Durante la mattina di lunedì, ha seguito gli Esercizi spirituali in collegamento video con l’Aula Paolo VI e ha ricevuto l’Eucaristia. Successivamente, ha trascorso un momento di preghiera privata nella Cappellina dell’appartamento ospedaliero. Nel pomeriggio, ha nuovamente seguito le meditazioni degli Esercizi spirituali della Curia romana.
La Sala stampa ha inoltre riferito che il Pontefice alterna il riposo alla preghiera, rispettando il necessario periodo di recupero imposto dai medici.
Preghiere da tutto il mondo
La comunità cattolica internazionale segue con attenzione e affetto l’evoluzione delle condizioni di Papa Francesco. In tutto il mondo si moltiplicano le iniziative di preghiera per la sua completa guarigione. Oggi pomeriggio, nell’Aula Paolo VI, il cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani, guiderà la recita del rosario in questa speciale intenzione.
Il decorso della malattia del Papa continua dunque a essere osservato con attenzione, con l’auspicio che la sua salute possa migliorare ulteriormente nei prossimi giorni. Il messaggio che emerge è di speranza e di fiducia, ma anche di necessaria cautela, affinché il Pontefice possa recuperare appieno le forze prima di tornare ai suoi impegni ordinari.