La degenza di Papa Francesco al Policlinico Gemelli continua tra alti e bassi, ma con segnali incoraggianti. Lunedì, il Santo Padre ha affrontato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, legati a un’importante accumulazione di muco nei bronchi, che ha causato un bronco-spasmo. Tuttavia, i medici hanno gestito con successo la situazione e, pur confermando la fragilità del quadro clinico, rassicurano sulle condizioni generali del Pontefice.
Il bollettino medico diffuso nel pomeriggio dal Vaticano ha precisato che gli episodi sono stati superati e che il Pontefice è rimasto sempre vigile, collaborativo e senza febbre.
Una risposta positiva alle cure
A seguito degli episodi respiratori, i sanitari hanno eseguito due broncoscopie per liberare le vie aeree dalle secrezioni, con risultati soddisfacenti. Per precauzione, è stata temporaneamente reintrodotta la ventilazione meccanica non invasiva, che Francesco aveva sospeso nei giorni scorsi, ma il Pontefice continua a respirare autonomamente con il supporto di una maschera e senza necessità di intubazione.
I dati clinici rimangono stabili, senza segni di nuove infezioni o peggioramenti del quadro generale. Anche i livelli di globuli bianchi sono nella norma, segno che l’organismo sta reagendo bene alla terapia.
Un Papa attivo, anche in ospedale
Nonostante la convalescenza, Papa Francesco non ha mai smesso di lavorare. Anche nei giorni più delicati ha ricevuto i suoi principali collaboratori, tra cui il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, e il sostituto per gli affari generali, monsignor Edgar Peña Parra.
Domenica mattina, il Pontefice ha trascorso del tempo leggendo documenti e firmando nomine, dimostrando una grande volontà di proseguire il suo ministero. Inoltre, continua la fisioterapia respiratoria, un passaggio importante nel recupero della sua autonomia.
All’esterno del Policlinico Gemelli, i fedeli non smettono di far sentire il loro affetto. Messaggi, disegni e preghierecontinuano ad arrivare, e un uomo è stato fotografato mentre attaccava un biglietto con la scritta “Guarisci presto, Papa Francesco” sulla statua di San Giovanni Paolo II, simbolo della vicinanza spirituale di milioni di persone.
Un cauto ottimismo per il futuro
Gli specialisti restano prudenti, consapevoli che il recupero sarà graduale, ma sottolineano che il Santo Padre sta reagendo bene alle cure e che il suo spirito rimane forte.
Nonostante la fragilità dovuta all’età, il quadro complessivo è sotto controllo e il Vaticano continua a trasmettere serenità, evitando allarmismi. La ripresa procede con pazienza e determinazione, nella speranza che il Pontefice possa presto tornare a Santa Marta.
L’agenda dei prossimi mesi resta ancora da valutare, ma gli ultimi aggiornamenti fanno sperare in una progressiva ripresa. Per ora, Francesco continua il suo percorso di guarigione, accompagnato dalle preghiere e dall’affetto dei fedeli di tutto il mondo.