Con grande solennità, sulla scalinata della Moncloa, Pedro Sánchez ha annunciato il maggiore salto nella politica estera spagnola dal 2018: il riconoscimento dello Stato palestinese insieme a Irlanda e Norvegia. La Spagna si unisce così a 140 paesi che già lo fanno.
La Dichiarazione di Sánchez
Sánchez ha affermato che la Spagna riconoscerà solo le frontiere del 1967, anno in cui Israele iniziò a occupare territori palestinesi dopo la guerra dei sei giorni. La proposta spagnola prevede uno Stato palestinese vitale con Cisgiordania e Gaza connesse e sotto il governo dell’Autorità Palestinese.
Risposta alle Critiche
Di fronte alle critiche di Israele e dell’opposizione interna, Sánchez ha chiarito che riconoscere la Palestina va contro Hamas, che si oppone alla soluzione dei due Stati sostenuta dalla comunità internazionale. “Non è una decisione contro nessuno, tantomeno contro Israele”, ha dichiarato.
Una Decisione Storica
Sánchez ha definito il riconoscimento “una decisione storica” e l’unico modo per avanzare verso una convivenza pacifica tra Palestina e Israele. Il Consiglio dei Ministri ha accolto con un lungo applauso il riconoscimento della Palestina come soggetto di diritto internazionale.
Tensioni nella Coalizione
Yolanda Díaz, leader di Sumar, ha proposto ulteriori misure come richiamare l’ambasciatore e imporre un embargo sulle armi a Israele. Tuttavia, il ministro degli Esteri José Manuel Albares ha sottolineato che la politica estera è competenza sua e del presidente.
Reazioni Internazionali
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha accusato Sánchez di incitare al genocidio. Albares ha respinto le accuse come “provocazioni”, assicurando una risposta coordinata con Irlanda e Norvegia.
Prospettive Future
Paesi come Francia, Germania, Italia e Regno Unito non hanno ancora riconosciuto la Palestina, ma la Spagna spera che altri seguano l’esempio. Alla Moncloa ritengono che la maggior parte degli spagnoli sostenga il riconoscimento della Palestina.
In campagna elettorale, la politica estera è diventata un punto di forza per Sánchez, mentre il PP cerca di spostare il dibattito sulla politica interna. Tuttavia, le decisioni internazionali dominano l’agenda, mettendo in risalto la leadership di Sánchez nei grandi conflitti globali.