Il 14 gennaio 2025, l’amministrazione Biden ha annunciato la rimozione di Cuba dalla lista statunitense dei paesi sponsor del terrorismo. Questa decisione è stata presa in concomitanza con un accordo che prevede la liberazione di oltre 500 prigionieri politici da parte del governo cubano, facilitato dalla mediazione della Chiesa Cattolica. La mossa ha suscitato reazioni contrastanti: mentre l’Avana ha accolto positivamente l’iniziativa, definendola un passo nella “giusta direzione” , alcuni esponenti politici statunitensi, tra cui il senatore repubblicano Marco Rubio, hanno criticato la decisione, ritenendola prematura e potenzialmente dannosa per gli interessi americani .

Commutazione delle condanne a morte federali

In linea con il suo impegno contro la pena capitale, Biden ha commutato le condanne di 37 detenuti nel braccio della morte federale, trasformandole in ergastoli senza possibilità di libertà condizionale . Questa azione rappresenta un passo significativo verso l’abolizione della pena di morte a livello federale, sebbene alcuni critici sostengano che misure più incisive siano necessarie per eliminare completamente questa pratica dal sistema giudiziario americano.

Divieto di importazione di veicoli con tecnologia cinese e russa

Preoccupato per le implicazioni sulla sicurezza nazionale derivanti dall’uso di tecnologie straniere nei veicoli connessi, il Presidente ha finalizzato una normativa che vieta l’importazione e la vendita di automobili dotate di software e hardware provenienti da Cina e Russia . Il divieto, che entrerà in vigore a partire dai modelli dell’anno 2027 per il software e del 2030 per l’hardware, mira a proteggere le infrastrutture critiche e i dati sensibili dei cittadini americani da potenziali minacce cibernetiche. Tuttavia, l’industria automobilistica ha espresso preoccupazioni riguardo alle possibili interruzioni nelle catene di approvvigionamento e all’aumento dei costi di produzione .

Appello al rafforzamento delle alleanze internazionali

In un discorso rivolto alla nazione, Biden ha sottolineato l’importanza di consolidare le alleanze storiche degli Stati Uniti, evidenziando come la cooperazione con partner tradizionali sia fondamentale per affrontare le sfide globali contemporanee. Ha ribadito l’impegno americano nel sostenere la democrazia, i diritti umani e la stabilità internazionale, invitando i leader mondiali a lavorare insieme per promuovere la pace e la prosperità condivisa.

Queste iniziative delineano gli sforzi dell’amministrazione Biden per lasciare un’eredità orientata alla giustizia sociale, alla sicurezza nazionale e alla cooperazione internazionale, segnando una conclusione significativa del suo periodo presidenziale.