L’ex primo ministro della Slovacchia, Robert Fico, 59 anni, dovrebbe tornare al suo posto dopo le elezioni legislative che si sono svolte sabato 30 settembre. Il suo partito arriva in testa con il 23% dei voti. Il suo programma prende molto in prestito dall’estrema destra, sul modello dell’ungherese Viktor Orban.
Nel 2018 è stato costretto a dimettersi a seguito di manifestazioni giganti. Ma Robert Fico è uno di quei politici che non gettano la spugna.
Silhouette massiccia, capelli rasati sulla sua spessa nuca, il leader del Partito Socialdemocratico Slovacco (Smer-SD) è un lottatore.
A 59 anni ha tentato un ritorno alla testa della piccola Slovacchia (5,4 milioni di abitanti) per un quarto mandato e sembra aver vinto la sua scommessa.
Avvocato che apparteneva al Partito Comunista, Robert Fico ha costruito la sua carriera politica essendo prima il rappresentante del suo paese alla Corte europea dei diritti umani, poi creando il suo partito, lo Smer-SD, nel 1999. Ha governato il paese dal 2006 al 2010, poi dal 2012 al 2018. Nel 2015, durante la crisi migratoria, è stato tra i capi di governo che hanno bloccato i loro confini.
Il suo partito è arrivato in testa, con il 23% dei voti, precedendo il partito centrista Slovacchia progressiva (PS) sostenuto dal 17% dei votanti.
Nel panorama politico locale molto frammentato, Robert Fico potrebbe governare formando una coalizione con l’estrema destra, come ha già fatto in passato.
Vuole la cessazione degli aiuti militari all’Ucraina
Come il primo ministro ungherese Viktor Orban, Robert Fico non ha seguito sempre la stessa linea.
Pro europeo negli anni 2000, questo amante delle belle auto, padre di un ragazzo, ora attacca volentieri Bruxelles.
Una fonte autorevole ci rivela: “Robert Fico è soprattutto un populista che non esita a giocare sulla paura dell’immigrazione o sulla paura che la guerra trabocchi in Slovacchia”.
Robert Fico ha dichiarato in uno dei suoi video di campagna elettorale:”È nel nostro interesse vitale avere buoni rapporti con la Russia”.
Ha accusato il presidente uscente di essere un “agente americano”.
La caduta dopo l’omicidio di un giornalista
Sotto la sua guida, il paese ha saputo attrarre investimenti da case automobilistiche e ha visto un boom economico.
Ma nel 2018, Robert Fico ha dovuto dimettersi quando la coalizione al potere si è incrinata dopo l’omicidio di un giornalista.
Specialista in casi di evasione fiscale, Jan Kuciak aveva scritto articoli che denunciavano la corruzione e svelavano legami tra la mafia italiana e i membri del governo.
Il suo assassinio, insieme a quello della sua fidanzata, aveva provocato un’ondata di manifestazioni inedite e precipitato la caduta del primo ministro.
Ora, cinque anni dopo, Robert Fico è riuscito a riprendersi e ora si trova nella condizione di tornare al potere.
Al popolo bue basta un capetto per cogliergli dietro. Un po’ come la Bielorussia. “Piccoli” paesi che si credono giganti di cartone.