Il sinodo della Chiesa Ortodossa Russa ha emesso una decisione che potrebbe segnare la fine della brillante carriera ecclesiastica del vescovo Hilarion (Alfeev), 58 anni. Il 25 giugno 2024, il sinodo ha deliberato con il n. 78 dell’ordine del giorno la temporanea rimozione di Hilarion dalla sua carica di vescovo di Budapest e Ungheria, in attesa delle conclusioni di una commissione incaricata di investigare sulla situazione della diocesi.
Questa mossa segna un ulteriore capitolo in una serie di eventi controversi iniziati nel 2022, quando Hilarion fu inviato in Ungheria, apparentemente a causa del suo scarso entusiasmo per la guerra in Ucraina. La decisione odierna è collegata a gravi accuse di abusi sessuali e di autorità nei confronti di un giovane collaboratore, Georgij Suzuki, di 18 anni, di origine nipponico-russa.
Suzuki, che ha lavorato al servizio di Hilarion negli ultimi due anni, ha accusato il vescovo di comportamenti inappropriati e ha raccolto prove prima di fuggire in Giappone all’inizio del 2024. Le accuse sono state pubblicate su Novaja Gazeta Evropa, che ha rivelato anche dettagli sull’acquisto di una villa da 4,9 milioni di euro nei pressi di Budapest e l’ottenimento di un passaporto ungherese tramite canali non ufficiali.
Hilarion ha rigettato tutte le accuse, dichiarando la sua innocenza e minacciando una causa per diffamazione. In una recente intervista a RIA Novosti, ha difeso la sua posizione, supportato dalla maggior parte del suo clero. Tuttavia, la sua difesa non ha trovato molto appoggio dal patriarca Cirillo, suo mentore e protettore, che ha escluso Hilarion dalla recente liturgia in memoria di san Sergio di Radonez.
Il caso Hilarion rappresenta un terremoto all’interno della Chiesa Ortodossa Russa, soprattutto su un tema, quello degli abusi sessuali, che è spesso stato visto come un problema delle Chiese occidentali. Alcuni ipotizzano che queste accuse possano essere utilizzate per coprire conflitti interni e per ridefinire le ambizioni di successione al patriarca Cirillo.
Profilo di Hilarion
Nonostante le accuse, Hilarion mantiene ancora il suo profilo sul sito ufficiale del Patriarcato, che evidenzia una carriera ricca di successi e riconoscimenti. Con oltre 1000 pubblicazioni scientifiche, presidenze di 13 commissioni e 17 premi nazionali e internazionali, Hilarion è stato una figura di spicco nel dialogo ecumenico e nelle relazioni esterne del Patriarcato.
Le sue opere musicali, come la “Divina Liturgia” e il “Canto dell’Ascensione”, sono ampiamente conosciute, e tra i suoi numerosi riconoscimenti figurano l’Ordine d’onore dello Stato russo e il premio di Stato della Federazione Russa. Hilarion ha inoltre ottenuto 18 titoli accademici da istituzioni prestigiose come l’Università di Oxford e l’Istituto San Sergio di Parigi.
La caduta di Hilarion, se confermata, segnerebbe una svolta significativa nella leadership della Chiesa Ortodossa Russa, sollevando questioni profonde sulla gestione dei casi di abuso e sulla trasparenza all’interno della Chiesa.
Troppi soldi. Sono impiegati del governo che fa andare avanti i viziosi e quindi i più ricattabili.
Ogni uomo è peccatore indipendentemente dalla religione e dal ruolo. Non capirlo o indignarsi è solo ipocrisia.