La miniera d’oro dismessa di Stilfontein, vicino a Johannesburg, è diventata il teatro di una tragedia: oltre 60 corpi di minatori illegali, i cosiddetti zama zama (“coloro che provano e riprovano”), sono stati recuperati in pochi giorni. Le operazioni di salvataggio continuano per liberare centinaia di persone ancora intrappolate.
Spinti dalla povertà, gli zama zama lavorano in condizioni disumane e senza protezione, rischiando la vita per cercare oro in miniere abbandonate. Stilfontein, simbolo della decadenza dell’industria aurifera sudafricana, riflette il dramma di un’economia sommersa che attira anche migranti dai paesi vicini.
Finora, 106 minatori sono stati salvati e arrestati, mentre le autorità affrontano difficoltà logistiche e legali. La comunità locale, che per mesi ha fornito cibo ai minatori, ha sollevato questioni etiche sul blocco dei rifornimenti imposto dalla polizia.
La tragedia evidenzia una crisi più ampia che colpisce l’intero continente africano, dove le attività minerarie illegali prosperano a causa di povertà e debolezza istituzionale. Il Sudafrica e la comunità internazionale devono offrire alternative sostenibili per evitare che miniere come Stilfontein continuino a essere luoghi di morte, trasformandole in spazi di speranza.