Il 8 agosto 2024, un potente terremoto di magnitudo 7.1 ha scosso il Giappone meridionale, con epicentro nel mare a circa 13 km a sud-est della città di Miyazaki, nell’isola di Kyushu. Il sisma, avvenuto a una profondità di circa 25 km, ha colpito duramente le prefetture di Miyazaki, Kumamoto e Kagoshima, esponendo centinaia di migliaia di persone a forti scuotimenti.

Nonostante l’intensità del terremoto, i danni materiali sono stati limitati. Sono stati segnalati 14 feriti, di cui alcuni in condizioni gravi, e solo pochi edifici hanno subito danni significativi. Tuttavia, il sisma ha generato una serie di scosse di assestamento, alcune delle quali hanno raggiunto una magnitudo di 5.4, mantenendo alto il livello di allerta nella regione.

Subito dopo il terremoto, le autorità giapponesi hanno emesso un avviso di tsunami, ma le onde generate sono state relativamente piccole, raggiungendo un’altezza massima di circa 0,4 metri. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni significativi causati dal maremoto.

Questo evento sismico ha riacceso il dibattito in Giappone sulla necessità di prepararsi a un possibile “megaquake”, un terremoto di magnitudo superiore a 8, che gli esperti ritengono possa colpire il paese nei prossimi decenni. Le autorità continuano a monitorare la situazione e a rafforzare le misure di prevenzione per minimizzare i rischi in caso di futuri terremoti di grande entità