Il 10 gennaio 2025, Donald Trump è stato riconosciuto colpevole di 34 capi d’accusa legati ai pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Tuttavia, il giudice Juan Merchan ha emesso una sentenza di “rilascio incondizionato”, evitando qualsiasi pena detentiva o pecuniaria, in considerazione dell’imminente insediamento di Trump alla Casa Bianca e delle protezioni costituzionali garantite al presidente in carica.
Il 10 gennaio 2025, Donald Trump è stato condannato nel caso riguardante i pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Tuttavia, il giudice Juan Merchan ha deciso di non comminare alcuna pena detentiva o pecuniaria, emettendo una sentenza di “rilascio incondizionato”. Ciò significa che, pur essendo riconosciuto colpevole, Trump non subirà conseguenze immediate, diventando così il primo presidente nella storia degli Stati Uniti con una condanna penale senza pena associata.
Il caso risale al 2016, quando Trump avrebbe effettuato un pagamento di 130.000 dollari a Stormy Daniels per garantirne il silenzio riguardo a una presunta relazione extraconiugale. Questo pagamento è stato successivamente nascosto attraverso falsificazioni contabili, portando a 34 capi d’accusa per frode finanziaria.
Durante l’udienza, il giudice Merchan ha giustificato la sua decisione di non imporre una pena, citando l’imminente insediamento di Trump alla Casa Bianca e le protezioni costituzionali di cui gode un presidente in carica, come l’immunità presidenziale. Rivolgendosi a Trump, ha dichiarato: “Sono stati i cittadini di questa nazione a decidere che lei debba godere di protezioni come la clausola di supremazia e l’immunità presidenziale”.
Trump ha reagito definendo il procedimento una “caccia alle streghe politica” e ha annunciato l’intenzione di presentare appello contro la condanna. Ha inoltre criticato il sistema giudiziario di New York, descrivendo il caso come un “fallimento” e ribadendo la sua innocenza.
Questo sviluppo solleva interrogativi sull’impatto di una condanna penale sulla presidenza di Trump e sulle implicazioni legali dell’immunità presidenziale. Sebbene la sentenza non preveda pene immediate, la macchia sulla fedina penale potrebbe influenzare la percezione pubblica e le dinamiche politiche nei prossimi anni.
Il bunga-bunga americano