La celebrazione di una messa del Mercoledì delle Ceneri alla Casa Bianca, organizzata per il personale presidenziale e accompagnata da un comunicato di Donald e Melania Trump, è solo l’ultimo tassello di una strategia politica chiara: accreditarsi presso l’elettorato cattolico americano. Un’operazione di facciata che, lungi dall’essere una sincera adesione ai precetti del cristianesimo, si inserisce in una lunga tradizione di strumentalizzazione della religione a fini politici.
Un presidente che si presenta come difensore dei cattolici
Donald Trump non è cattolico, ma la sua presidenza e la sua campagna elettorale sono state segnate da un corteggiamento esplicito nei confronti dell’elettorato cattolico, soprattutto bianco. Dalla recitazione pubblica della preghiera di San Michele Arcangelo, alla diffusione dell’Ave Maria nei comizi, fino alla retorica sulla presunta persecuzione dei cristiani sotto l’amministrazione Biden, tutto sembra rispondere a una precisa strategia: dipingersi come il paladino della religione contro un mondo secolarizzato e ostile.
Ma il contrasto tra il messaggio religioso e la vita pubblica e privata del presidente è evidente. Un uomo divorziato più volte, con uno stile di vita ben lontano dai valori tradizionali del cristianesimo, che ora si presenta come un difensore della fede cattolica per meri calcoli elettorali. La celebrazione della messa in un ambiente come la Casa Bianca, storicamente non legato alla tradizione cattolica, assume così un valore simbolico: non un atto di fede, ma una dichiarazione politica.
Il Mercoledì delle Ceneri alla Casa Bianca: religione o propaganda?
L’invito alla messa per il personale della Casa Bianca e il comunicato presidenziale sull’importanza del digiuno, della preghiera e dell’elemosina nel tempo di Quaresima, suonano paradossali se si considera la politica dell’amministrazione Trump. Un uomo che ha fatto della ricchezza ostentata un marchio di fabbrica e che ha portato avanti politiche spesso lontane dalla logica della solidarietà cristiana ora invita alla penitenza?
Se davvero la Casa Bianca volesse promuovere la libertà religiosa, avrebbe potuto mantenere le celebrazioni di diverse confessioni come durante il primo mandato, invece di rendere il Mercoledì delle Ceneri un evento mediatico. Ma il vero scopo è evidente: attirare il voto cattolico.
Un’operazione politica riuscita?
I dati parlano chiaro: la strategia di Trump ha pagato. Nelle elezioni del 2024, l’elettorato cattolico bianco ha scelto in maggioranza il candidato repubblicano, e il margine di voti cattolici latinos per il Partito Democratico si è ridotto sensibilmente. Questo nonostante la sua relazione conflittuale con la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB), che ha criticato duramente la sua politica migratoria.
Questa dinamica mostra quanto la religione sia diventata un’arma di consenso più che un riferimento morale. Trump non è il primo politico a cercare sostegno negli ambienti religiosi, ma la sua strategia è stata particolarmente spregiudicata: creare una contrapposizione tra un’America cristiana in difesa dei valori tradizionali e un presunto nemico progressista e anticristiano.
Il rischio della politicizzazione della fede
L’uso strumentale della religione da parte di Trump si inserisce in una tendenza pericolosa: la progressiva politicizzazione della fede. La Chiesa cattolica non è un partito, né dovrebbe essere un’arma nelle mani di un leader politico per guadagnare voti.
Se da un lato è legittimo per un politico avere convinzioni religiose e difendere i valori in cui crede, dall’altro è inaccettabile che la religione venga ridotta a una strategia elettorale, con una netta separazione tra le pratiche di facciata e le reali politiche attuate.
L’elettorato cattolico dovrebbe riflettere su questa dinamica: il vero impegno cristiano non si misura da chi recita preghiere nei comizi o organizza messe simboliche, ma da chi promuove una politica coerente con i principi evangelici di giustizia, accoglienza e solidarietà. E su questo, la distanza tra Trump e il messaggio del Vangelo appare sempre più evidente.