Il primo anniversario degli attacchi del 7 ottobre 2023 è stato commemorato con manifestazioni e cerimonie ufficiali in Israele, mentre la situazione sul campo rimane estremamente critica. Sul fronte internazionale, Papa Francesco ha lanciato diversi appelli per la pace e ha organizzato una giornata speciale di preghiera e digiuno il 7 ottobre 2024, tenutasi presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Durante l’evento, il Pontefice ha pregato per la fine della guerra e ha espresso la sua vicinanza a tutte le vittime del conflitto, sottolineando l’importanza di perseguire la pace e la riconciliazione, piuttosto che la vendetta e l’odio  .

Fin dall’inizio dell’escalation, la Santa Sede ha mantenuto una posizione ferma nel chiedere la cessazione delle ostilità e il rispetto della dignità umana. Papa Francesco ha esortato tutte le parti a deporre le armi e ha inviato messaggi di conforto alle comunità cattoliche e alle persone colpite dal conflitto. In particolare, ha mantenuto contatti quotidiani con la parrocchia della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, offrendo parole di incoraggiamento e benedizioni ai fedeli e agli operatori umanitari presenti nella zona .

Il Papa ha espresso più volte la sua preoccupazione per l’escalation del conflitto e per la situazione umanitaria a Gaza, definendola “disperata” e chiedendo che “si faccia tutto il possibile per evitare una catastrofe umanitaria.” Ha ribadito che la guerra non risolve i problemi, ma “semina solo morte e distruzione, aumenta l’odio e moltiplica le vendette.” Con questi appelli, ha invitato tutti i cristiani e le persone di buona volontà a unirsi a una giornata di preghiera e digiuno per la pace mondiale, chiedendo che le chiese locali organizzassero eventi simili per coinvolgere le comunità .

Nel contesto italiano, il Primo Ministro Giorgia Meloni ha partecipato a una cerimonia nella Sinagoga di Roma, esprimendo solidarietà con il popolo ebraico e ribadendo il sostegno dell’Italia a Israele. Tuttavia, il suo discorso ha cercato di bilanciare l’enfasi sulla sicurezza di Israele con l’appello a una soluzione che rispetti i diritti umani di tutte le persone coinvolte, inclusi i civili palestinesi .

Il conflitto continua a polarizzare l’opinione pubblica e a destare preoccupazioni per un suo possibile allargamento nella regione, con la comunità internazionale che osserva con apprensione lo sviluppo degli eventi e le accuse di crimini di guerra e genocidio mosse contro il governo israeliano alla Corte Penale Internazionale dell’Aia .