EDITORIALE: Il G7 di Puglia ha visto protagonisti i grandi della politica mondiale, ma è l’Italia che ha lasciato un segno profondo, grazie alla leadership forte di Giorgia Meloni. In un contesto dove molti capi di Stato e di governo appaiono indeboliti, Meloni ha saputo imporsi, marcando alcuni punti fondamentali nella dichiarazione finale di 36 pagine, adottata da tutti i leader.

La questione migratoria: una nuova strategia globale

Il tema delle migrazioni ha trovato per la prima volta un posto di rilievo al G7, grazie all’impegno dell’Italia. Palazzo Chigi ha sottolineato l’importanza di una nuova strategia globale per combattere il traffico di esseri umani, definito una moderna forma di schiavitù. Il riconoscimento del diritto delle persone a rimanere nel proprio Paese, accanto al diritto di chiedere asilo, rispecchia lo spirito del Piano Mattei per l’Africa, un progetto fortemente sostenuto da Meloni e citato espressamente nel documento finale.

Salute sessuale e riproduttiva: un compromesso importante

Dopo intense discussioni, la dichiarazione finale non menziona l’aborto, limitandosi a confermare gli impegni sulla salute sessuale e riproduttiva presi a Hiroshima un anno fa. Questo risultato rappresenta un successo per Meloni, che ha resistito a pressioni significative, riaffermando un approccio diverso ma meritevole di pari dignità.

Diritti LGBT: tra pressioni e conferme

Nonostante le voci circolate sulla possibile eliminazione del riferimento ai diritti delle persone LGBT, il termine è rimasto nel testo finale, a testimonianza delle pressioni e delle sensibilità che attraversano i consessi internazionali. Questo episodio, pur sgonfiatosi rapidamente, evidenzia le complesse dinamiche politiche che caratterizzano il G7.

Inclusione e disabilità: un tema centrale per l’Italia

Un altro punto di orgoglio per l’Italia è l’inclusione di un paragrafo specifico su “Inclusione e disabilità”, con il richiamo al documento che sarà prodotto dalla riunione ministeriale di ottobre a Solfagnano, Perugia. Questo tema, fortemente voluto dall’Italia, sottolinea l’importanza di politiche inclusive e il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità.

Il G7 di Puglia non sarà ricordato solo per la storica presenza del Papa per discutere di Intelligenza Artificiale, ma anche per l’impronta italiana che Giorgia Meloni è riuscita a lasciare nelle conclusioni. In un momento di fragilità per molti leader internazionali, Meloni ha dimostrato una leadership forte, capace di far valere le proprie posizioni e di contribuire in modo significativo alle discussioni globali. Questo G7 segna dunque una tappa importante per l’Italia, che emerge non solo come protagonista, ma come guida in un panorama politico internazionale sempre più complesso.