Questa non è una favola, ma una storia vera che scalda il cuore e riaccende la speranza nel potere della generosità. Babbo Natale esiste, e quest’anno ha scelto di mostrarsi in un negozio di giocattoli a Falconara, nelle Marche. Non ha la barba bianca né il classico vestito rosso, ma un sorriso dolce e un gesto di altruismo che ha lasciato tutti senza parole.
Lunedì sera, un uomo di circa 35 anni, africano, probabilmente nigeriano, si è presentato alla boutique del gioco Bys Toys, in via Nino Bixio. Educato, distinto e ben vestito, ha chiesto alla proprietaria, Bluette Alunni, se il negozio fosse ancora aperto. In quel momento, Bluette stava addobbando le vetrine per il Natale e, pur con un pizzico di diffidenza iniziale, lo ha fatto entrare.
La scelta dei doni
Quello che sembrava un normale cliente si è rivelato presto speciale. L’uomo, con un atteggiamento gentile e rassicurante, ha iniziato a scegliere giocattoli: macchinine, palle, bambole, modellini, strumenti musicali. Una selezione ampia e meticolosa che ha richiesto più di mezz’ora. Bluette pensava fossero regali per i suoi figli o nipoti, ma si sbagliava.
“Ho iniziato a impacchettare i regali, convinta che fossero destinati alla sua famiglia”, racconta la proprietaria. Anche il padre di Bluette, Stefano Alunni, è arrivato in negozio, notando la grande quantità di articoli scelti. Alla fine, il conto è stato significativo: 356,99 euro, regolarmente pagati con carta di credito.
La sorpresa che ha commosso tutti
Ma è stato a questo punto che la magia ha avuto inizio. “Quando ho chiesto a mio padre di aiutarlo a portare via i pacchi, l’uomo ci ha sorpreso: ci ha detto che quei regali non erano per lui, ma per chi ne aveva più bisogno. Li avrebbe lasciati in negozio affinché noi potessimo decidere a chi donarli”.
Bluette e suo padre sono rimasti senza parole. “Non ci volevamo credere. Ci siamo commossi, lo abbiamo abbracciato. Il suo sorriso dolce ci ha riempiti di emozione. È andato via lasciandoci un esempio di bontà che non dimenticheremo mai”, racconta Bluette. Da allora, ogni volta che ripensano a quell’incontro, le lacrime tornano a rigare i loro volti.
Un messaggio di speranza
I regali sono ancora nel negozio, ma Bluette e suo padre stanno già pensando a chi donarli: forse ai bambini del Salesi, un ospedale pediatrico, o alla Tenda di Abramo, che aiuta i più bisognosi. L’episodio ha ricordato loro l’iniziativa del “Dono Sospeso” promossa dal comune anni fa, alla quale avevano già partecipato.
“Con papà ci siamo guardati e ci siamo detti: allora Babbo Natale esiste davvero”, conclude Bluette, con una gioia che trascende l’ordinario.
Un Babbo Natale diverso, ma autentico
Questa storia ci invita a riflettere sul significato più autentico del Natale. Non è solo una festa di luci, regali e consumismo, ma un momento per riscoprire il valore della solidarietà e della compassione. Questo giovane africano, con un gesto semplice e straordinario, ha incarnato lo spirito natalizio più puro.
In un mondo spesso diviso dalla diffidenza e dai pregiudizi, Babbo Natale non poteva avere un volto più significativo. Un uomo nero, venuto da lontano, ha dimostrato che la bontà non conosce confini di colore, nazionalità o religione. È un promemoria potente: la magia del Natale non è nei doni sotto l’albero, ma nei cuori che scelgono di aprirsi agli altri.
Quest’anno, Babbo Natale esiste davvero. E ci ricorda che, con un po’ di generosità, ognuno di noi può esserlo.