Il presidente ucraino conosce un ribasso di popolarità. La tornata elettorale approssima, la guerra perdura, gli aiuti militari americani ed europei scricchiolano.
La Santa Sede, quasi da subito aveva teso una mano per una mediazione verso la pace del conflitto con la Russia. Il presidente ucraino aveva rifiutato. Oggi torna a più miti consigli.
In un colloquio telefonico natalizio con papa Francesco, il presidente ucraino Volodymyr Zelenski sembra essersi lasciato alle spalle le sue riserve sul ruolo della Santa Sede per porre fine alla guerra e all’invasione russa. Lo evidenzia in un messaggio che ha diffuso attraverso il sito ufficiale della presidenza dell’Ucraina, dopo aver avuto una conversazione telefonica con Papa Francesco.
“Ho appena parlato con Sua Santità Papa Francesco per esprimere la mia gratitudine per i suoi auguri di Natale per l’Ucraina e gli ucraini per i suoi desideri di pace, una pace giusta per tutti noi”, dice Zelenski in un tono che è lontano dalle dichiarazioni che ha fatto lo scorso maggio dopo l’incontro che ha avuto in Vaticano con il pontefice.
Quando il Papa inviò il cardinale italiano Matteo Zuppi a Kiev, Zelenski disse: “Non abbiamo bisogno di mediatori tra l’Ucraina e l’aggressore”.
La Formula della Pace
Ora il suo fondo e la sua forma sembrano essere cambiati.
“Sono grato al Vaticano per aver sostenuto il nostro lavoro”, dice il presidente ucraino che rivela alcuni dettagli del suo nuovo dialogo con Francesco.
“Abbiamo parlato del nostro lavoro congiunto sulla Formula della Pace: più di 80 Stati partecipano già a livello dei loro rappresentanti”, ha dichiarato Zelenski con la conferma dei media ufficiali vaticani.